Sul palco per la messa nel parco di Bresso anche una famiglia vittima del terremoto

Sul palco per la messa nel parco di Bresso anche una famiglia vittima del terremoto

Noi tutti siamo famiglia poiché siamo la Chiesa. In nome di questo ecumenismo ci sarà anche una famiglia di terremotati sul palco con Benedetto XVI dopodomani alla «Festa delle testimonianze», una presenza concreta preannunciata dalla preghiera che il cardinale Angelo Scola e il cardinale Ennio Antonelli hanno rivolto ieri alle vittime del sisma durante i lavori del Congresso teologico pastorale, alla presenza di seimila persone dei cinque continenti.
«L’immagine di Dio nell’uomo è la capacità di generare, che è la creazione nel tempo della storia. Il simbolo di questo disegno sta in una parola: casa» ha iniziato il cardinale Gianfranco Ravasi nel suo intervento «La famiglia tra opera della creazione e festa della salvezza», addentrandosi nei temi che minano la saldezza del nucleo famigliare, dalla mancanza di lavoro ai divorzi. «Sorprendenti e sconcertanti» sono state definite da Ravasi alcune tendenze contemporanee come «la fecondazione in vitro, l’utero in affitto, la coppia omosessuale con le relative adozioni, la clonazione, la monogenetorialità, la pornografia, l’aborto».
Dentro la «casa» di mattoni, esattamente come il Tempio di Dio, ci sono tre stanze: quella del dolore, del lavoro, della festa. «In quest’ultima stanza si presenta Dio per asciugare ogni lacrima e far scompartire morte, lutto, lamento, affanno. Nella festa piena della salvezza non ci saranno più. E apprezzeremo il dono della tenerezza» ha concluso Ravasi.
In linea con questo augurio, ovvero che tra genitori e figli ci siano non solo momenti di responsabilità ma anche di gioia, ha proseguito anche Luigino Bruni, docente di Economia politica dell’Università la Bicocca. «Occorre ritornare a rileggere la famiglia, il lavoro e la festa insieme senza commettere l’errore d’assegnare a ciascuno dei tre termini luoghi e ambiti separati, non comunicanti tra loro» ha sostenuto Bruni, tracciando un’etica della virtù, basata sul concetto di «dono» in quanto bene che non pretende una necessaria ricompensa ma una dolce gratuità.
In questi tre giorni il Congresso ospiterà 111 interventi.

Ieri è stata recitata in diverse lingue la preghiera della famiglia composta dal cardinale Scola e a metà mattina si è svolta un conferenza stampa, alla quale sono intervenuti il cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney, e monsignor Franz Peter Tebartz-van Elst, vescovo di Limburg, che hanno parlato rispettivamente dei «valori cristiani nell’economia dei mercati, cosa non certo facile» ha detto Pell, mentre Tebartz-van Elst ha ribadito la necessità di sostenere economicamente la realtà famigliare.

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