Scoppia la polemica sui tagli dei fondi alle scuole materne private: il Comune ha tagliato i contributi di 1,2 milioni di euro incassando l'applauso di Rifondazione Comunista e le critiche del Pdl. «Vengono penalizzate le scuole materne paritarie - fa notare la consigliera pidiellina Mariolina Moioli - eppure se il Comune in queste condizioni economiche in cui si trova dovesse gestire da solo tutto non avrebbe le risorse per dare una risposta ai cittadini». «È una scelta che denota analfabetismo legislativo e improvvisazione nella gestione del bilancio» rincara la dose il consigliere Matteo Forte.
«Se la giunta fosse veramente preoccupata di tenere i conti in ordine e garantire comunque un servizio ai cittadini aumenterebbe le convenzioni con i privati, perché fanno risparmiare l'amministrazione». Non la pensano allo stesso modo i militanti delle frange di sinistra. «Il provvedimento - sostiene Nicoletta Bigatti, responsabile Scuola per Rifondazione Comunista - si colloca nella stessa ottica della battaglia contro la legge sui buoni scuola voluta da Formigoni oltre 10 anni fa e grazie alla quale, in questo lasso di tempo, centinaia di milioni di euro dei contribuenti lombardi sono andati a finanziare le famiglie (molto spesso assai abbienti) che iscrivono i figli alle scuole private. Un inaccettabile privilegio che configura una vera e propria forma di discriminazione nei confronti degli studenti della scuola pubblica». Più moderato il Codaconso, l'associazione dei consumatori.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.