Cronaca locale

Il take away giapponese e il «secessionista veneto» all'assalto della Galleria

Dieci le buste per il bando di due ristoranti. In gara anche Bernardelli e un outlet di dolci

Il take away giapponese e il «secessionista veneto» all'assalto della Galleria

Non ci sono grandi chef o marchi «vip» nel campo della ristorazione tra i dieci concorrenti in gara per due spazi in Galleria. Sono spuntati invece un take away giapponese (che però proporrà solo cucina made in Italy), l'ex assessore e consigliere comunale e deputato Roberto Bernardelli, fondatore della Lega Padana Lombarda e poi del movimento indipendentista Unione padana, già titolare dell'hotel Cavalieri in piazza Missori, e l'outlet dolciario «OdStore» che ha un negozio anche alle spalle del Duomo, al posto dell'ex libreria San Paolo. Ieri alle 10 in punto la commissione esaminatrice ha aperto in ordine di consegna i plichi per verificare se erano stati rispettati tutti i requisiti. Ultimi a presentare l'offerta sono stati proprio gli attuali inquilini, il titolare della «Locanda del Gatto rosso» Andrea Loiacono (arrivato lunedì scorso alle 11.38, ventidue minuti prima della scadenza) e Mario Alloni del «Salotto», che stanno cercando di difendere il posto anche con un doppio filone di ricorsi: uno a testa davanti al Tar (prima udienza il 9 marzo) e un altro a testa già arrivato al Consiglio di Stato (sentenza attesa per il 22 giugno). Il Comune ora procederà con l'esame a porte chiuse delle offerte tecniche, che contribuiscono al 60% del punteggio, e in seduta pubblica a quelle economiche (40%), ma dovrà congelare fino ad allora l'aggiudicazione. Anche se tra i tempi necessari per controlli tecnici e procedure Antimafia, l'assegnazione definitiva sarebbe slittata comunque all'estate.

Le dieci offerte sono equamente divise tra i due lotti, cinque ne ha attirate il locale da 201 metri quadrati occupato dal «Gatto rosso», di fronte al ristorante Savini - la base d'asta partiva da 289.440 euro - e altre cinque lo spazio da 103 metri quadri del «Salotto», con offerta minima pari a 164.800 euro. E quattro buste sono già state accettate con riserva, la commissione vuole fare ulteriori approfondimenti sull'esperienza nel settore della ristorazione e l'assenza di «collegamenti» fra le proposte, di Bernardelli con la «Carola srl» (interessato allo spazio più grande) e della Mie.ede srl, che fa riferimento alla moglie Vesna Zarcov (che punta a quello più piccolo), e tra la società Pinterre srl e la Money srl, che concorre per lo spazio più piccolo in associazione di impresa con la «Edamame srl», titolare di negozi di take away giapponesi. Uno è il «Musibi» di via Santa Radegonda, accanto ai «panzerotti» di Luini, proprio a due passi dall'Ottagono. Ma «faremmo cucina tradizionale, la Galleria ha un tale valore che solo un folle potrebbe pensare di snaturarlo, anzi ci piacerebbe vincere per esportare il marchio in Giappone» assicurano. Oltre agl inquilini e a Bernardelli puntano allo spazio del «Gatto rosso» anche la srl napoletana «Lupitas's» di Mauro Tiberti, fondatore dell'outlet dolciario («per noi la Galleria è il quadrilatero del gusto» il commento), la «Prima C Snc», che gestisce un caffè in Passaggio Duomo e la «Pinterre», che si è presentata in Ati con la giapponese «Shintaro Akatsu food & entertainment». Per il lotto 1 invece oltre ad Alloni, la moglie di Bernardelli e la Money sono in lizza la società napoletana «Molina 6-678» e il gruppo di ristorazione «Fabbro spa».

Incrocia le dita Andrea Loiacono, che ammette di aver fatto «un'offerta economica importante, di più credo non si possa fare» e temeva la concorrenza dei grandi colossi.

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