«Basta guardarlo, il Duomo, per rendersi conto di che cosa vuol dire la manutenzione: sopra, dentro, fuori, dappertutto. Tutti guardano il Duomo, tutti i giorni. Questo è il rapporto che ha con i fedeli, con la città, con il mondo». A parlare è l'arciprete, monsignor Borgonovo, neo presidente della Veneranda Fabbrica. La notizia oggi è positiva: un emendamento del governo alla legge di stabilità stanzia 15 milioni di euro per i lavori straordinari in vista di Expo: 7,5 milioni per il 2015 e 7,5 milioni per il 2016. Lavori importanti per un numero di visitatori destinato ad arrivare tra i 50 e gli 80mila al giorno (già adesso sono 100mila la settimana, 6 milioni l'anno). L'attesa è che per Expo il simbolo di Milano si presenti al meglio, dal punto di vista estetico e della sicurezza.
I lavori in corso per il 2015 sono imponenti. E proseguiranno anche dopo. A spiegarli nel dettaglio è il direttore della Veneranda Fabbrica, Gianni Baratta: «Dobbiamo completare la guglia maggiore, che porta alla Madonnina. Sono in corso svariati interventi su altre 4 piccole guglie. Dobbiamo completare le terrazze e il tetto e da finire i lavori di pulitura all'interno. Poi c'è l'importante intervento di san Gottardo in corte, la cappella ducale di Palazzo Reale».
Ma non finisce qui. Sono in corso i lavori per l'area sotto il Duomo. Non un luogo qualsiasi: qui Ambrogio battezzò Agostino. Spiega Borgonovo: «Il progetto di scavi sotto il Duomo ha come obiettivo ritrovare le radici più antiche con gli insediamenti di Santa Tecla e Santa Maria Maggiore, le basiliche paleocristiane sulle quali è parzialmente sorto il Duomo. È un grande progetto, una parte del quale sarà già pronto per Expo». Come illustra Baratta, l'idea è consentire l'accesso al Battistero da fuori (a sinistra, guardando la facciata), creando un collegamento sotterraneo e limitando gli attuali problemi di gestione dei visitatori.
«C'è da sistemare l'organo: manutenzione straordinaria. E cambierà tutta l'illuminazione interna: l'attuale è vecchia, a luci fredde, la nuova sarà a led. Ci sono i lavori per il pavimento interno: la manutenzione è costante ma alcune parti vanno ripristinate in fretta, perché si inciampa» aggiunge Baratta.
Il tema della manutenzione è legato alla sicurezza. Spiega monsignor Borgonovo: «Il Duomo è già molto protetto ma noi vogliamo fare di più e monitorare ogni spazio, dentro e fuori. Tutti gli spazi verranno presidiati da telecamere. Il tema della sicurezza è costante ma quando ci sono tante persone, i rischi aumentano e leggere quel che succede in ogni parte del Duomo è un obiettivo irrinunciabile».
E i dubbi legati alle recenti vicende giudiziarie che hanno indirettamente toccato la Veneranda Fabbrica? Il
neo presidente, monsignor Borgonovo, non si sottrae: «Siamo qui per lavorare con la massima serenità e siamo a disposizione per tutti i controlli di questo mondo. Ma è fondamentale che i lavori per il Duomo vadano avanti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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