Terrorismo: 3mila stranieri controllati

Timbri, documenti e passaporti falsi, fermato 45enne marocchino

Sono oltre tremila gli stranieri controllati dalla Digos da gennaio inizio anno a Milano, soprattutto per l'acquisizione di informazioni relative ai documenti, all'immigrazione e al controllo del territorio per la prevenzione dei fenomeni di terrorismo. Tutte le settimane sistematicamente vengono passati al setaccio luoghi di ritrovo di persone soggette a rischio radicalizzazione, in particolare phone center e money transfer.

Proprio un uno di questi centri, in via Imbonati, zona viale Jenner, le squadre della Digos, insieme a quelle commissariato Comasina e del reparto prevenzione crimine della Lombardia hanno trovato un marocchino di 45 anni che aveva con sé una decina di piccole foto tessere con appuntati sul retro nomi cognomi e dati, tutte in duplice copia. Seguendo l'ipotesi della falsificazione dei documenti gli agenti hanno perquisito la casa di Limbiate (Monza) che l'uomo, con piccoli precedenti, condivide con altri due marocchini regolari.

Nell'abitazione è stata trovava una sorta di stamperia clandestina: l'uomo aveva con sè tre timbri, di cui uno di Malpensa usato per stampigliare i passaporti in uscita e quindi a consentire l'espatrio e il rientro in Italia. Ancora più ingegnoso il timbro con lo stemma della Repubblica, falsificato, con l'intestazione della questura di Brescia; un altro oggetto serviva a falsificare lo stampo dell'ufficio immigrazione di Roma. É risultata contraffatta anche la sua carta d'identità e una serie di attestazioni di cittadinanza da parte del Marocco. In casa sono state trovate anche una serie di tessere bianche pronte per essere stampate e relativo materiale informatico, oltre a 700 euro.

La polizia ha precisato che il 45enne non ha, al momento, nessun tipo di legame con il mondo del radicalismo islamico.

È stato arrestato per contraffazione di sigilli dello stato e denunciato a piede libero per possesso di documenti falsi. Sara portato all'ufficio immigrazione per l'espulsione o per essere trasferito in un Cie dopo la direttissima.

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