Ieri mattina Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, Lorenzo Lipparini, assessore alla Partecipazione del Comune e militante radicale e Michele Usuelli, consigliere regionale di Più Europa hanno depositato le proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento, più note come «testamento biologico», a seguito della legge approvata il 14 dicembre 2017 ed entrata in vigore il 31 gennaio scorso. Alla vigilia del XV Congresso dell'Associazione Luca Coscioni e della sentenza della Corte Costituzionale sul «processo Cappato» (che accompagnò Dj Fabo in Svizzera per aiutarlo a sottoporsi all'eutanasia) «vogliamo aiutare a far conoscere ai cittadini l'esistenza di questo servizio semplice e gratuito, previsto da una legge ottenuta grazie innanzitutto alle tante persone malate che si sono battute pubblicamente per affermare i diritti di tutti. Chiediamo al Governo - l'appello dei militanti radicali - di assolvere al proprio dovere di far conoscere a tutti questo servizio, attraverso una campagna di informazione dedicata». Il Congresso dell'Associazione Luca Coscioni dedicherà una commissione nel pomeriggio di sabato proprio sul tema del fine vita. È fissata invece per il 23 ottobre l'udienza della Corte costituzionale.
Il «testamento» di Cappato è il numero 2548. Tradotto: dal 31 gennaio a oggi sono state depositate 2547 Dichiarazioni anticipate di trattamento. All'inizio si sono rivolte allo sportello per la maggior parte donne: 122 a febbraio contro 81 uomini, a marzo 140 contro 85, ad aprile 155 contro 81. A maggio addirittura le donne che hanno depositato il proprio testamento biologico sono state il doppio degli uomini: 161 su 80. In crescita le dichiarazioni depositate durante l'estate: 283 totali a giugno, 473 a luglio, 488 ad agosto (315 donne su 173 uomini). A settembre 398 in tutto. L'età media dei cittadini che si presentano allo sportello è 63 anni.
Dove si porta il «testamento»? Allo sportello dedicato della sede centrale dell'anagrafe di via Larga, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Le proprie volontà vanno consegnate in una busta chiusa con la fotocopia della carta di identità. Di cosa si tratta? Della dichiarazione, rilasciata da qualsiasi cittadino maggiorenne, in cui si esplicitano le proprie volontà nel ricevere o meno terapie sanitarie nel caso in cui non si sia più in grado di prendere decisioni o non le si possano più comunicare chiaramente. Il testamento biologico può essere un atto pubblico, una scrittura privata autenticata o una scrittura privata che deve essere consegnata personalmente all'Ufficio di Stato civile del comune di residenza o alle strutture sanitarie.
Palazzo Marino aveva già istituito nel novembre 2013 uno sportello dedicato alla Casa dei Diritti di via De Amicis, dove a oggi sono stati
depositati 858 atti notori. Attenzione questo sportello ora svolge solo funzioni di orientamento e supporto per la compilazione della Dat (tel 02/88448151). Le dichiarazioni vanno consegnate solo allo sportello di via Larga.
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