Negozi di vicinato, un albergo e residenze. Ecco svelato il progetto di riqualificazione della Torre Galfa, presentato dal gruppo Unipol. Peccato che la maggioranza in zona 9 sia contraria alla riqualificazione del grattacielo diventato famoso per l'occupazione del collettivo Macao e tutt'ora abbandonato. Preferendo lasciarlo vuoto e degradato. Sinistra schizofrenica: la maggioranza in zona vota contro il progetto di valorizzazione, che invece ha incontrato il favore della giunta arancione.
Il 27 ottobre viene presentato alla Commissione territorio del consiglio di zona 9 il progetto di recupero del grattacielo tra via Galvani e via Fara, che prevede la realizzazione di negozi di vicinato a piano terra, una struttura alberghiera dal piano terreno al 12esimo piano e residenze fino al 30esimo piano. Il cambio delle destinazione d'uso (l'edificio ospitava uffici) prevede la costruzione di un nuovo corpo esterno aggiunto al lato ovest (via Melchiorre Gioia) per collocare i nuovi ascensori e il vano scale di emergenza di servizio per i piani residenziali. Proprio questo è il punto: scale e uscite di emergenza, obbligatorie per legge, darebbero fastidio alla vista dei compagni, che quindi preferiscono votare contro piuttosto che riqualificare lo stabile salvandolo da possibili nuove occupazioni, e dando nuova vita anche al quartiere.
«Tenuto conto che - si legge nella delibera - da un punto di vista socio ambientale il progetto non risolve correttamente l'inserimento del nuovo volume dei vani ascensore e scale esterni modificando sostanzialmente le facciate e più in generale la struttura di un significativo esempio di architettura moderna della città di Milano, inoltre i rendering del progetto non danno una rappresentazione adeguata dell'intervento proprio sul lato modificato dell'edificio...si delibera di esprimere parere negativo». Sia chiaro, il parere richiesto alle zone è consultivo, per cui non è assolutamente vincolante per il buon esito del progetto, applaudito invece da Palazzo Marino. «Abbiamo avviato un processo condiviso con il Gruppo Unipol per definire il progetto migliore per la riqualificazione della Torre Galfa - commentava il vicesindaco con delega all'Urbanistica Lucia De Cesaris il 10 gennaio -. Si tratta di una sfida importante per Milano. Avremo presto un progetto di sistemazione e recupero della torre, che potrà ritornare ad essere un elemento di qualità per la città».
«Il parere negativo dato dalla maggioranza del consiglio di zona - tuona Alessandro Fede Pellone, capogruppo di Forza Italia in zona 9 -, senza nemmeno valutare nel merito il progetto, è ridicolo e assurdo. Si sarebbe potuto correggere qualche aspetto, ma bloccare tutto in nome dell'estetica, correndo il rischio che il grattacielo palazzo possa venire occupato di nuovo e la zona si degradi ulteriormente, è una follia. Noi vogliamo che quegli spazi vengano utilizzati, che il quartiere venga restituito alla città. Entrando nel merito l'idea di ricavare un albergo funziona, visto che siamo a pochi passi dalla Centrale».
«La sinistra arriva sempre trent'anni dopo: quelli che quando erano all'opposizione avevano votato contro il progetto di Porta Nuova, ora lo
incensano - commenta Federico Illuzzi, capogruppo Ncd in zona -. Il retro pensiero che governa tutti i ragionamenti è che se si costruisce non va bene a prescindere, vorrebbero l'erba come in via Gluck, ma siamo nel 2015».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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