Si è spinto in centro: aveva bisogno della droga e quindi di denaro. Ha rapinato tre farmacie in meno di due ore e poi si è precipitato al boschetto di Rogoredo per farsi. Il dilagare dell'eroina, che si vorrebbe circoscritto all'area intorno ai binari della stazione nella periferia sud-est della città, in realtà non può che avere come conseguenza il moltiplicarsi di episodi di criminalità anche in altre zone.
Lo dimostra l'arresto di questo ragazzo italiano di 39 anni. M.B. è tossicodipendente e pluripregiudicato.
Lo scorso 9 aprile tra le 17 e le 18.45 è entrato in tre farmacie, facendosi consegnare tutti i contanti della cassa. Indossava un piumino nero con il cappuccio alzato e una sciarpa scura gli copriva il viso fino agli occhi. Con fare minaccioso e fingendo di avere un coltello in tasca spaventava i farmacisti. Li spintonava e li incalzava. Infine fuggiva a piedi o a bordo dei mezzi pubblici.
Nei video di sorveglianza dei negozi si vede il 39enne che li raggiunge con l'autobus o con la metropolitana. Lo stesso quando è stato il momento di scappare e di arrivare al boschetto. Proprio le riprese delle telecamere (anche quelle dell'Atm) lo hanno tradito, insieme agli occhi azzurri che i titolari delle farmacie hanno ricordato e descritto ai carabinieri nelle loro denunce. La prima rapina l'ha messa a segno in via Larga, dove ha intascato un bottino di 1.000 euro. Poi è corso in via Pompeo Litta, qui ha portato via con la forza circa 400 euro. Per ultima ha svaligiato una farmacia di via Lamarmora, a pochi passi dalla fermata della metro di Crocetta. Come si vede nei filmati, è sceso nella banchina della Gialla e ha preso il treno per Rogoredo. Per spendere quanto aveva rubato al boschetto di cui era un habitué. I carabinieri hanno ricostruito il suo tragitto abituale, sempre in metropolitana, dal centro all'enorme piazza di spaccio a cielo aperto dove ogni giorno centinaia di tossicodipendenti si mettono in fila per acquistare la droga dai pusher nordafricani. È appunto lì che i militari lo hanno fermato lunedì. Probabilmente stava andando di nuovo a procurarsi l'eroina.
Quando i carabinieri della compagnia Duomo hanno intercettato il giovane, addosso aveva un paio di dosi di hashish e una siringa per iniettarsi l'eroina. Lo hanno portato a San Vittore. Le sue vittime lo hanno riconosciuto, nonostante durante le rapine si fosse coperto il viso. «Si tratta di un rapinatore seriale - spiegano gli investigatori - il suo curriculum criminale inizia nel 1997». Quando aveva solo 18 anni.
È piuttosto comune che i drogati del boschetto prendano di mira negozi come le farmacie, che spesso hanno in cassa una buona quantità di contanti da spendere subito. All'inizio i colpi si concentravano nelle zone vicino a Rogoredo, ora gradualmente arrivano anche dove la città vorrebbe ignorare le file al boschetto.
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