Trotta il cavallo di Leonardo E da San Siro va verso l'Expo

L'ambasciatore Sgarbi vuole spostarlo davanti al sito di Rho Polemici Pd e 5Stelle: « Poi ci manca solo la Torre di Pisa»

Trotta il cavallo di Leonardo E da San Siro va verso l'Expo

Il cavallo di Leonardo a Expo: la più grande scultura equestre del mondo (5,65 metri di altezza per 16,5 tonnellate di peso) potrebbe accogliere i venti milioni di visitatori attesi per l'esposizione universale. L'ambasciatore Expo per le Belle arti di Regione Lombardia, Vittorio Sgarbi, torna alla carica su un tema che da quindici anni fa discutere la nostra città. Una storia tormentata quella della statua realizzata sui disegni leonardeschi negli Usa e regalata al Comune nel 1999: dall'Ippodromo al Castello, da piazzetta San Vittore a Malpensa, da piazzale Cadorna per arrivare a Expo o al nuovo palazzo della Regione le location immaginate e proposte a vario titolo. L'Ippodromo del Galoppo a San Siro è giudicata da molti, ma non da tutti (Snai in primis) una collocazione inadeguata per valorizzare a pieno l'omaggio a Francesco Sforza.

«Expo è dedicato alle colture, alla sfida alla fame del mondo, all'agricoltura, richiama in un certo modo la campagna - osserva da tempo Gabriele Foltran, che diresse le operazioni di assemblaggio dei pezzi della statua arrivata nel 1999 dagli Usa - il cavallo andrebbe sistemato sul sito espositivo, oppure all'Idroscalo. Il Gran Cavallo non è un animale da corsa, insomma dall'Ippodromo dev'essere spostato».

«L'opera - osservano Sgarbi e l'assessore regionale alla Cultura Cristina Cappellini - all'Ippodromo non sarebbe apprezzata dai visitatori di Expo, mentre a Palazzo Lombardia, vicino a Milano City, alla Stazione, al quartiere Isola avrebbe il giusto risalto». Vittorio Sgarbi, nel pomeriggio ci ripensa: la collocazione migliore per la statua equestre è palazzo Lombardia per la sua posizione strategica e per la sua modernità, esattamente come il cavallo è un omaggio a Sforza ma è stato realizzato in tempi moderni. «Ma nei sei mesi di Expo, però, sarebbe meglio esporlo al sito per accogliere i visitatori. Ne parlerò a fondo con il presidente Maroni». «L'idea - spiega l'assessore Cristina Cappellini - era già stata lanciata da Regione Lombardia e vogliamo rilanciarla chiedendo al Comune di agire con noi per creare anche un forte evento comunicativo che faccia parlare di quest'opera e della Milano di Leonardo e degli Sforza. Molte delle attività culturali della Regione e del Comune saranno infatti incentrate sulla figura di Leonardo da Vinci».

«L'idea di spostare il Cavallo al Palazzo della Regione, pur legittima, non è “centrata” in quanto non tiene conto del fatto che l'attuale posizione è proprio quella naturale in quanto un cavallo o sta in cascina oppure all'ippodromo. Ogni altra localizzazione sarebbe forzata e priva di significato» polemizza Rosario Pantaleo, consigliere comunale del Pd. «Dopo i Bronzi di Riace tocca al Cavallo di Leonardo...il problema è che nessuno parla mai di costi - attacca Andrea Fiasconaro, portavoce di M5S Lombardia -.

La diatriba sul cavallo è sterile e denota l'incapacità di saper attrarre e incrementare il turismo sui nostri territori attraverso la valorizzazione dell'esistente. Paradossalmente potrebbero avanzare la proposta di spostare la torre di Pisa a Milano per attrarre turisti per Expo».

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