La Lombardia ha già somministrato 1.629.000 dosi di vaccino anti-Covid: quasi 2 lombardi su 3, fra gli «over 80», hanno già ricevuto almeno una dose e il 28% ne ha già ricevute due. Non solo, la Lombardia ha già utilizzato l'89% delle dosi arrivate dallo Stato; e avendo ricevuto il 16% delle dosi distribuite in Italia, ha somministrato il 21% di quelle fatte nell'intero Paese.
«Stiamo procedendo in maniera positiva - ha detto ieri il governatore Attilio Fontana - e siamo confidenti che presto arriveranno maggiori quantità di vaccino necessarie ad affrontare la fase di vaccinazione di massa, cruciale per il futuro prossimo della nostra regione».
Il quadro fornito ieri dalla Regione, insomma, è molto diverso da quello che dipingono i partiti del centrosinistra. A Palazzo Lombardia guardano con perplessità anche la lettera firmata ieri da cento sindaci, capeggiati dal milanese Giusppe Sala. Questi primi cittadini protestano, e contestano le Regione, e chiedono una strategia diversa, ma in realtà i Comuni sono già rappresentati nella cabina di regia dell'Anci, e lì non sono state sollevate questioni decisive, mentre il problema dei cittadini che non hanno aderito alla campagna - già «girato» al governo - si scontra con limiti di privacy.
In ogni caso, la due-giorni di viste governative - col commissario all'emergenza Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio - ha confermato l'idea di un andamento soddisfacente (non perfetto, ma in linea col resto del Paese) della campagna. Ci sono stati dei problemi, insomma, ma non un disastro. E visto che i disguidi sono stati riscontrati per lo più nelle prenotazioni, la giornata di oggi va segnata fra quelle decisive. Entra in vigore infatti il nuovo portale regionale creato con Poste. Intanto, come spiega Guido Bertolaso, coordinatore della campagna lombarda, si sta portando avanti con Poste un progetto contro «l'eccessiva burocratizzazione». La modulistica per la vaccinazione infatti oggi prevede 11 fogli da moltiplicare per 60 milioni di italiani. Ora dovrebbe restarne uno solo.
La prenotazione è strutturata su quattro canali: il digitale, la prenotazione tramite call center, la rete dei 1.083 Postamat e quella dei 4mila porta-lettere presenti in Lombardia. Già da oggi il portale è operativo per le prenotazioni dedicate alla fascia d'età fra i 75 e i 79 anni, che inizierà a essere vaccinata il 12 aprile per terminare il 26, con 35.340 dosi al giorno, livello iniziale della campagna di massa, già raggiunto in questi giorni.
Il giorno successivo, il 27 aprile, inizieranno a essere vaccinati i 546mila lombardi che hanno fra i 70 e i 74 anni. Termineranno l'8 maggio, oppure dopo, fino al 12, se le dosi possibili non saranno le 65mila auspicate ma le «solite» 35mila. Per questa fascia le prenotazioni partiranno il 15 aprile. Chi ha fra i 60 e i 69 anni (oltre un milione di cittadini) potrà prenotarsi dal 22 aprile. Con la fascia 60-69 anni il piano prevede andrà al massimo dei «giri», con 144mila dosi al giorno e mille linee vaccinali in 76 centri (oltre alle 30mila in azienda). A questi ritmi, la fase si completerà il 18 maggio, altrimenti andrà al 9 giugno.
Poi a scendere: per gli over 50 (circa un milione e mezzo di persone fra i 50 e i 59) con «sole» 65mila dosi al giorno le prenotazioni partiranno dal 15 maggio e le vaccinazioni andranno dal 10 giugno al 16 luglio. Con 144 mila somministrazioni al giorno, le prenotazioni partiranno già il 30 aprile e le somministrazioni saranno anticipate dal 19 maggio al 7 giugno. Quindi toccherà agli under 49 (più di 4 milioni), con una «forchetta» più ampia. Con il massimo, 144 mila somministrazioni possibili, le prenotazioni partiranno dal 14 maggio e le vaccinazioni si chiuderanno dall'8 giugno al 18 luglio. Invece con meno dosi e 65 mila somministrazioni al giorno, prenotazioni dal 13 giugno e somministrazioni dal 17 luglio al 20 ottobre.
Intanto, dal 9 aprile potranno prenotarsi sul portale o attraverso il numero verde anche le persone «estremamente vulnerabili» e quanti li assistono. I nominativi, raccolti dagli elenchi sulle esenzioni per patologia e sull'utilizzo di specifici farmaci, sono stati verificati dalla Regione Lombardia e inviati alle Ats. Sono 366.705 persone, ma 54.458 dosi sono state già somministrate (31.548 prime dosi e 22.910 seconde).
La vaccinazione di questa particolare categoria di persone sarà compito delle strutture ospedaliere che le hanno in cura, dei medici di medicina generale previa condivisione con l'Ats di riferimento, e dei centri vaccinali, con l'utilizzo di Pfizer o Moderna.
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