Vaccini, effetto "green pass". In un giorno 62mila richieste

Oltre un terzo delle prenotazioni sono di adolescenti. Corsa al certificato: 350mila tra farmacie e medici

Vaccini, effetto "green pass". In un giorno 62mila richieste


Se gli inviti da parte delle istituzioni e i ripetuti appelli degli esperti non avevano sortito grande effetto, la decisione del Consiglio dei Ministri di due giorni fa di introdurre il Green pass obbligatorio dai dodici anni in su per poter accedere a ristoranti e locali al chiuso, piscine e palestre, attività varie, ha avuto un effetto detonatore in tutta Italia.
Anche in Lombardia ieri si è registrato un boom delle prenotazioni per i vaccini trasversale, che ha interessato tutte le fasce di età, in particolar modo i più giovani, tradizionalmente più reticenti di altre fasce di età a sottoporsi a profilassi. Se per convincerli la Regione si prepara a lanciare una campagna di sensibilizzazione social, la voglia di libertà e di svago questa volta ha avuto la meglio. Giovani e anziani hanno effettuato oltre 62.606 richieste di appuntamento. In particolare si vede una crescita degli appuntamenti con il diminuire dell'età: si contano 883 richieste di somministrazioni da parte degli over 60, 5.917 tra i cinquantenni, 9.731 tra i quarantenni, 11.453 tra i trentenni, altrettante (11.667) tra i ventenni, un terzo (22.488) del totale tra i ragazzi tra i 12 e i 19 anni .

Parallelamente c'è stata la «corsa» dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta da un a parte e delle farmacie a scaricare le Certificazioni Verdi per conto dei cittadini: sono 324.673 quelle scaricate dalle farmacie tramite l'applicazione e 24.312 dai medici e pediatri di famiglia.

Per andare incontro al boom di richieste e sfruttare l'«effetto Green pass» per accelerare il cammino verso l'immunità di comunità, ieri la Regione ha aperto centomila nuovi posti per le iniezioni per chi non ha ancora aderito. Questo a fronte della platea di 5 milioni di persone che hanno completato il ciclo vaccinale, 7 milioni di lombardi che hanno aderito e 11 milioni di dosi totali somministrate. «Chi non si è ancora vaccinato - esorta la vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti - fino all'1 agosto potrà usufruire di uno dei 100mila nuovi slot per prime dosi che siamo riusciti a mettere a disposizione dei lombardi di tutte le età. Un ulteriore sforzo per agevolare la vaccinazione, unico mezzo per contrastare e vincere il virus e proteggere sia la propria salute, sia quella della comunità» Le prenotazioni possono avvenire attraverso i consueti canali di adesione: il portale, i portalettere, gli sportelli Postamat e il numero verde 800.89.45.45.

Da «acchiappare», tra le categorie a rischio, ancora oltre 2,6 milioni di ultrasessantenni che sfuggono alla profilassi. Per «agganciarli» la Regione ha reso ad accesso libero, quindi senza prenotazione, tutti gli hub vaccinali, mentre sono attive iniziative speciali con l'uso di mezzi mobili, sempre senza prenotazione, nei quartieri della città (fino al 31 luglio), a Bergamo (dal 27 luglio al 12 agosto) e Brescia (da oggi fino al 29 luglio).

L'invito a vaccinarsi è reso ancora più pressante dal galoppare della diffusione della variante Delta, che si attesa al 59 per cento tra i positivi. Su un totale di 22.135 genotipizzazioni eseguite in Lombardia sino ad oggi, pari a 19.099 pazienti, la variante Delta nel complesso è stata identificata nel 10 per cento dei casi. «L'85 per cento dei nuovi positivi - fa sapere la direzione generale Welfare -non risulta vaccinato, mentre il 9 per cento ha ricevuto una sola dose e solo il 6 per cento ha concluso il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni.

Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità se si effettua il ciclo vaccinale completo, la vaccinazione protegge al 94 per cento dal ricovero in ospedale, al 97 per cento dal ricovero in terapia intensiva e al 96 per cento da un esito fatale della malattia».

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