Da Venezia il docufilm di Oppenheimer

Da Venezia il docufilm di Oppenheimer

È stata una delle più massicce epurazioni della storia. Erano gli anni tra il 1965 e il 1966. Il concetto di pulizia etnica non era stato ancora inventato eppure l'Indonesia, quando Suharto prese il potere, attraversò proprio allora una delle fasi più acute della sua sofferenza nazionale. Con la complicità e il supporto dell'esercito, gruppi para militari sterminarono un milione di persone tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici. Uno spaccato di quegli anni viene ora ricostruito attraverso The look of silence di Joshua Oppenheimer, definito «profondo, visionario, sconvolgente» da Werner Herzog, indimenticato autore di Fitzcarraldo e Aguirre, furore di Dio . Il documentario è stato presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia dove si è aggiudicato il Gran premio della giuria e al Toronto film festival.

Oppenheimer non è nuovo a questi argomenti. Già in passato con l'acclamato The act of killing aveva colpito pubblico e critica, entrando deciso sulla questione indonesiana e denunciando le nefandezze commesse. The look of silence è un ideale seguito di quell'esperienza, vissuta con gli occhi di Adi che, essendo nato nel 1968, non ha vissuto in prima persona la crisi politica e sociale del suo Paese, tuttavia ha indagato per scoprire che cosa ci fosse dietro la morte del fratello. Mutilato e ucciso dal Komando Aksi a Silk river, di lui nulla era stato più detto finché appunto Adi, dopo molte ricerche, si è ritrovato a contatto diretto con i responsabili di quel delitto. L'obiettivo è rendere giustizia alla verità e soprattutto raccontare quanto accadde in quegli anni al di là di ciò che i canali ufficiali denunciarono.

Il cinema insomma si fa portavoce di storie in scala che tuttavia contribuiscono a ricostruire la crisi di anni pesantissimi, spesso lasciati colpevolmente cadere nel dimenticatoio dalla storia ufficiale. In buona sostanza, The act of killing mostrava le conseguenze di una realtà costruita su bugie e terrore mentre The look of silence tenta di spiegare che cosa significa essere un sopravvissuto in una cornice storica nata su queste premesse. Oggi l'Indonesia è un Paese che si è affrancato da quelle origini difficoltose ed è guidato da Joko Widodo, comunemente conosciuto come «Jokowi» che non è espressione delle vecchie oligarchie, arricchitesi grazie alla corruzione o all'appropriazione indebita delle risorse statali. Nonostante il mezzo secolo ormai alle spalle è importante non dimenticare e per questo, The look of silence viene proiettato martedì sera alle 21 al cinema Colosseo nell'ambito di Sala Bio.

Proseguono quindi le «chicche» cinematografiche proposte nella stagione biografilm e per i lettori del Giornale è confermata la promozione scontata per chi vorrà registrarsi al sito www.fanaticaboutfilms.it compilando il form inserire il codice «TL30GR» come indicato nel talloncino. Il costo del biglietto sarà di due euro.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica