Vigile ucciso, il corteo della rabbia

Vigile ucciso, il corteo della rabbia

Due cerimonie a distanza di due ore, la stessa rabbia. Il Comune ha voluto commemorare il vigile Nicolò Savarino, travolto e ucciso da un nomade a bordo di un suv il 12 gennaio del 2011, prima che arrivasse la manifestazione nazionale della polizia locale organizzata ieri a Milano in concomitanza con il secondo anniversario dalla tragedia della Bovisa. Una scelta di Palazzo Marino che ha lasciato l'amaro in bocca agli ex colleghi e alla famiglia della vittima, ma ieri è stato il tempo del ricordo e non delle polemiche. A tenere banco è stata la sentenza d'appello di dicembre scorso che ha ridotto da 15 a 9 anni la pena a Remi Nikolic per l'omicidio dell'ex ghisa. Una sentenza che «non ha dato serenità ma anzi sgomento e rabbia - ha detto nel suo intervento alle 13 al Parco Savarino, nei pressi di via Livigno - ci ha lasciato sorpresi e perplessi. Ma sono convinto che la magistratura continuerà nel suo impegno e valuterà con attenzione la possibilità di fare un altro grado di giudizio, bisogna avere fiducia». Parole dure anche dal fratello della vittima, Rocco: «La giustizia non si sta comportando come dovrebbe. Dopo due sentenze mi viene da dire che allora sarebbe stato meglio non lo avessero preso, perchè la giustizia lo sta piano piano portando fuori senza neanche un anno di galera». Alla cerimonia istituzionale erano presenti il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati, il prefetto Francesco Paolo Tronca, l'assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli, il capo dei vigili Tullio Mastrangelo. «Ricordiamo Nicolà come un vigile buono, un amico dei milanesi. É stato vittima di un delitto crudele e insensato» ha detto il sindacoo Pisapia durante il suo intervento.
É arrivato invece due ore dopo, alle 16, con il corteo dei vigili partito da piazza Alfieri dove Savarino fu barbaramente ucciso, il consigliere comunale di Fdi Riccardo De Corato. Centinaia gli agenti che hanno sfilato accanto alla famiglia della vittima Non con le divise di servizio (c'era il divieto della questura) ma stringendo gli striscioni «per non dimenticare» e le foto di Nicolò. Dopo la cerimonia si sono trasferiti in piazza Castello per un presidio che è durato fino alle 19 circa. I vigili ieri da Milano e oggi a Roma in piazza Montecitorio rivendicano più strumenti per la sicurezza in servizio, tutele legali e indennità al apri delle altre forze dell'ordine. Pisapia ha condiviso la necessità di una legge nazionale che inquadri meglio il ruolo dei vigili. Anche De Corato ha rimarcato lo «sgomento per la riduzione della condanna a soli 9 anni rispetto ai 26 chiesti in prima istanza dal pubblico ministero». Da consigliere regionale ha ottenuto con un emendamento lo stanziamento di 100mila euro a favore dei vigili, appoggia la due-giorni di mobilitazione per «ottenere più attenzione, in particolare sul ripristino delle indennità per chi subisce infermità in servizio».

Alla cerimonia della polizia locale per Savarino «potevano esserci anche le istituzioni cittadine, ma il sindaco Pisapia ha preferito organizzare una commemorazione a parte, in un momento diverso, al riparo dal rischio di polemiche. Invece si è trattato di una manifestazione tranquilla come ha dimostrato anche la presenza dell'assessore alla Sicurezza della giunta di centrosinistra di Ravenna».

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