
La lezione del premier Mario Monti sulla genesi storica e culinaria della lasagna. Ma anche, visti i tempi e gli avvisi di garanzia, la richiesta di massima attenzione agli affari sporchi della malavita. Si è conclusa ieri nei padiglioni della Fiera la tre giorni degli oltre mille delegati dei 105 Paesi già iscritti all'Expo del 2015. «Da quello che ho potuto verificare - ha assicurato Giovanni Maria Flick, il presidente emerito della Corte costituzionale che il sindaco Giuliano Pisapia ha nominato suo vice commissario - ci sono tutti gli strumenti per contrastare le infiltrazioni» della criminalità organizzata nei cantieri. «Penso ai protocolli di legalità. Coniugarli all'efficienza è una condizione per la riuscita dell'evento». E secondo il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, «saranno importanti almeno tre cose: la sorveglianza, attraverso l'implementazione del protocollo per la legalità e la sicurezza e il controllo sugli appalti, il rispetto dei tempi e la disponibilità del credito alle imprese che stanno investendo nelle grandi opere».
Per il premier Monti, l'Expo «è un'eccezionale occasione per la ripresa economica». Il lavoro «sarà fatto bene e in tempo e il governo vigilerà». Perché «l'Expo è una grande opportunità per riprogettare il Paese e per questo richiede un ruolo forte di coordinamento del governo». E voi, ha detto ai delegati raccogliendo il maggior numero di applausi, «osservate dall'estero l'Italia come il Paese nel quale si manifesta una vivace dinamica fra forze politiche. Ma sappiate che il tema dell'Expo è veramente al riparo da questo». Perché la sua storia «è la testimonianza di una impostazione non partigiana. Potete stare tranquilli che è un tema che unisce profondamente e non un tema che divida». Soddisfatto dell'appoggio del governo l'ad Giuseppe Sala per il quale «le parole del premier Monti sono state inequivocabili. Serviva». E i mille delegati torneranno nelle loro nazioni con la certezza «del fortissimo sostegno del governo». Poi l'annuncio che Intesa San Paolo sarà il partner finanziario-bancario. «Ora - ha spiegato il manager ricordando Accenture, Cisco, Enel e Telecom - abbiamo cinque partner globali». La gara, a cui è arrivata una sola offerta, prevedeva una base di entrata di 22,5 milioni di euro. L'offerta «è stata diversa», ovviamente non inferiore, ha precisato Sala. Parte delle risorse saranno in cash, parte in kind.
«Finalmente tutti hanno visto che l'Expo è decollato - le parole del commissario Roberto Formigoni - E che abbiamo indicato la linea con il documento strategico.