Da Cittadella della giustizia a «villaggio dello sport». L'idea di trasferire carcere e tribunale a Porto di Mare è tramontata da anni. Ma l'immensa area vicino al quartiere Corvetto è rimasta in un grave stato di degrado e abbandono, (anche) per i costi elevati della bonifica. La svolta è stata siglata lo scorso 31 ottobre: Comune e Consorzio del canale Milano-Cremona-Po in liquidazione hanno finalmente firmato un accordo di transazione, Milano si riappropria di un'area verde di quasi 3 milioni e mezzo di metri quadrati dove, spiega l'avvocato Enrica Maria Gia che ha predisposto l'accordo per conto del Consorzio, potrà nascere housing sociale, una «cittadella» dello sport con impianti di atletica, campi da golf e da tennis, e una grande parte di quel polmone sarà lasciata a verde. «Si tratta di un importante passo per la riqualificazione di uno spazio che da troppi anni versava in un grave degrado» ammette il legale che segue dal 2009 la trattativa tra le parti.
Il problema era complesso. Il Consorzio è nato nel '41 per creare collegamento tra il Po e Milano, un ente autonomi di diritto pubblico, a cui partecipano il Comune stesso, la Provincia e lo Stato. «Affondato» il progetto del canale negli anni Settanta, il Consorzio finì in liquidazione. Negli anni successivi l'amministrazione, sotto sindaci diversi, ha acquisito via via parti funzionali a dei singoli progetti di riqualificazione, quella per realizzare il parco della Vettabbia ad esempio, o il depuratore di Nosedo, aree destinate ai trasporti pubblici. Il resto era trattato come «terra di nessuno», e sull'ex discarica è proseguito il degrado. L'avvocato ricorda la presenza fino a qualche tempo fa di un campo rom abusivo, «c'erano 400 famiglie con bambinii che vivevano senza acqua, elettricità e fogne, abbiamo inoltrato una denuncia alla Procura e l'area è stata messa in sicurezza, anche con sistemi di videosorveglianza». Ora con l'accordo di fine ottobre il Comune ha preso interamente a carico i 3,5 milioni di metri quadri, nel patto economico sono calcolati i costi di bonifica: le verifiche ambientali in carico a MM sono già partite e dureranno tre mesi, entro febbraio potrebbero partire i lavori. Porto di Mare diventerà polo dello sport e dell'housing sociale, anche se l'amministrazione terrà conto anche dei risultati del «Concorso Europan 12», il bando europeo a cui anche Milano ha partecipato per ottenere idee e fondi.
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