Finora non ha mai ambientato i suoi romanzi di avventura in Italia ma ha sempre preferito gli sfondi africani. Tuttavia non si sa mai. A quanto pare lo scrittore Wilbur Smith è rimasto affascinato dal nostro Paese e non è escluso che in futuro possa scegliere la cornice delle città italiane per inscenare una sua storia. Al momento si è limitato a definire Milano «una città imbevuta di cultura e arte, patria del gusto». E magari questi elementi basteranno a conquistarlo.
Ieri il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha consegnato le chiavi della città all'autore di best seller nato in Rhodesia e cresciuto in Sud Africa, per «l'attenzione che Smith ha per Milano, dove ha presentato in anteprima mondiale molti dei suoi libri», ha spiegato alla cerimonia di consegna a Palazzo Marino. Autore di trentatré romanzi (dall'ultimo «Vendetta di Sangue» a successi come «Uccelli da Preda» e «Ci rivedremo all'Inferno», tutti usciti con Longanesi) che hanno venduto oltre 120 milioni di copie nel mondo, 23 milioni solo in Italia, lo scrittore si è detto «senza parole per l'onore di ricevere questo riconoscimento». Smith ha quindi ringraziato Pisapia, e ha definito Milano «la città più bella d'Italia e quindi d'Europa». Lo scrittore si è anche detto orgoglioso del fatto che tanti lettori italiani e milanesi lo «portino nel cuore».
«Dare le chiavi della città a un cittadino del mondo vuol dire farlo diventare sempre più milanese», ha concluso il sindaco consegnando al romanziere il Sigillo della metropoli.
Smith porterà alla kermesse di Bookcity, in programma dal 21 al 24 novembre, il suo ultimo romanzo d'avventura. Scrittore estremamente prolifico, ha dato vita a quattro serie principali di romanzi: Il ciclo dei Courteney navigatori, i Courteney d'Africa, i Ballantyne, i romanzi Egizi, più numerose altre opere indipendenti.
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