Centosessantasei candidati alla poltrona di presidente di MilanoSport. Tanti sono i pretendenti al ponte di comando della spa che organizza le attività sportive, tempo libero e gestisce pure qualcosa come trentatré impianti agonistici.
Società a partecipazione comunale che, tra laltro, ha pure il più alto indice di gradimento - il customer satisfaction è oltre il settanta per cento - e dal 2002 ad oggi ha aumentato i ricavi dai corsi del 51 per cento mentre è del 71 per cento lincremento derivante dallutilizzo degli impianti. Risultati percentuali di peso, che significano per il Comune un costo sociale di 7,5 milioni di euro rispetto ai 12,5 della precedente gestione. Chiaro, quindi, perché MilanoSport registra il più alto numero di candidature - il bando di Palazzo Marino era stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 27 luglio - rispetto agli enti, fondazioni o società che sono il tesoro dei milanesi.
Ma sfogliamo lelenco dei candidati: si va dallex presidente Stefano Amprino - sostituito nel 2002 da Armando Gozzini - al vicepresidente del Coni milanese Franco Angelotti passando per Marino Bartoletti: sì, proprio lui, il giornalista sportivo che ha abbandonato Quelli che il calcio e che, a Forlì, è il capogruppo consiliare di una lista civica. Si ripresenta anche lavvocato Adriano Bazzoni, attuale vicepresidente di MilanoSport, e tenta lingresso nel cda lex assessore provinciale Cesare Cadeo presentato sia dallUnione del Commercio che dallazzurro Armano Vagliati.
Spunta anche un sindacalista targato Cisl è Clizio Cardone segnato da Forza Italia, mentre lordine degli ingegneri suggerisce Antonio Cesari. Lelenchino prosegue con Daniele Comero, funzionario dellamministrazione provinciale di via Vivaio, in quota Forza Italia e con Paola Cottica, manager attualmente in servizio presso gli uffici del vicesindaco Riccardo De Corato.
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