Cronache

Milito fermato dalla febbre e Palladino mattatore con una doppietta nell’amichevole di Lavagna

Un buon galoppo senza il Principe fermato dalla febbre, ma non a rischio per la gara dell’Olimpico. Milito a letto, Palladino mattatore nell’amichevole disputata ieri dal Genoa a Lavagna contro la formazione locale che milita in serie D. Finisce tre a zero per i rossoblù e a far la parte del leone ci pensa il Raffaele di scuola bianconera con due gol nella ripresa. L’ultimo lo mette a segno Milanetto quando sul match sono già comparsi i titoli di coda. La «Zona Genoa» vale anche in amichevole, visto che la scuola di Gasperini impiega 78 minuti per sbloccare il punteggio contro la Lavagnese dell’ex Zaniolo. Erano di i tempi di Eloi che il Grifone non si faceva vedere da queste parti. Peccato solo che a gustare la festa dei 700 tifosi locali, oltre al forfeit di Milito, ci sia messo Giove Pluvio, prima, durante e dopo la partita. Campo inzuppato, polveri bagnate. Sul green in sintetico il Genoa non sembra molto a suo agio nel primo tempo, quando Gasperini schiera un 4-3-3 con Rubinho, Rossi, Ferrari, Bocchetti, Modesto, Mesto, Thiago Motta, Vanden Borre, Jankovic, Olivera e Palladino. Scarpi e Sokratis sono rimasti a Pegli. Meglio la seconda frazione vivacizzata dall’ingresso di Criscito, Biava, Juric, Milanetto, Sculli e del El Shaarawy. I rossoblù passano al 4-4-2: esce subito Olivera per una lieve distorsione all’avampiede (che non preoccupa per domenica) e la coppia d’attacco diventa Sculli-Palladino, il primo in versione assistman il secondo bomber tra il 33’ e il 41’ della ripresa, ma gli applausi più convinti sono per El Shaarawy, imprendibile tutte le volte che parte palla al piede. È lui a mandare in gol Omar Milanetto a due minuti dalla fine. Fra le file rossoblù fa il suo esordio anche il giovane difensore Terigi della «Berretti» (classe ’91). Intanto da Trigoria arrivano brutte notizie per Cicinho che si ieri si è fermato in allenamento per un trauma distorsivo al ginocchio.

La sua presenza domenica è tutt’altro che scontata.

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