Cronache

Mille firme e tanta voglia di arruolarsi nelle videoronde

Tutti in fila per la sicurezza: residenti, negozianti, giovani, anziani. Un via vai continuo di persone in piazza Settembrini, nel «cuore» di Sampiedarena, dal mattino fino alla sera per dire no alla delinquenza e alla violenza che da troppo tempo imperversano in questa fetta (popolosa) di città. E per aderire ai comitati a favore della sicurezza promossi dalla Lega Nord non solo a Sampiedarena, ma in tutte le delegazioni del ponente. Ieri in nove ore i responsabili del Carroccio hanno raccolto oltre mille firme. «E se le risposte del prefetto non saranno soddisfacenti - promettono adesso il segretario regionale Francesco Bruzzone e quello provinciale Edoardo Rixi - inizieremo a organizzare le ronde di quartiere con telecamere e telefonini. Siamo stufi di false promesse».
I più stufi, però, sono gli abitanti che dalle 9.30 alle 18.00 hanno preso d'assalto il banchetto allestito in piazza Settembrini. Perché l'esasperazione, dopo l'ennesima domenica di paura con risse e accoltellamenti in strada (e all'ospedale villa Scassi) tra bande di albanesi e rumeni ha abbondantemente superato il livello di guardia. «Ormai la delinquenza a Sampiedarena non ha più orari. - scandisce il titolare dell'hotel Modena - C'è chi come il panettiere viene scippato alle sei di mattina, altri residenti a mezzogiorno, altri ancora appena fa buio». Il sentimento prevalente è la rassegnazione. «La cosa che dà più fastidio - sbotta Giacomo Pastorino mentre appone la sua firma sui moduli della Lega - è che questa gente, prima viene presa, poi nel giro di due ore è lasciata andare».
Stefano Cossu, barista, parla di malessere diffuso a Sampierdarena. Quello che spinge molti anziani a non uscire più di casa, lasciando ai figli l'incombenza di ritirare la pensione. «Ma cinque anni fa non era così» - assicura Sabrina che ha visto degradare «passo dopo passo» il quartiere in cui è nata. Degrado significa spocizia e maleducazione sugli autobus, ore di coda in ospedale «perché al pronto soccorso arrivano i rumeni e gli albanesi che se le sono date di santa ragione e tu devi aspettare il tuo turno», schiamazzi senza sosta. E ancora: cocci di bottiglia ammucchiati in strada dopo una notte a tutta... birra, extracomunitari che orinano davanti ai portoni, macchine sporche di sangue in seguito all'ennesimo pestaggio tra bande. «Via Sampiedarena è diventata uno schifo - aggiunge un altro residente che chiede di non comparire -. Alle 19.30 è meglio essere a casa, e io tutte le sere vado a prendere mia figlia, trentenne. Paghiamo le tasse. Per che cosa?». Se lo domandano in tanti da queste parti. E tanti ora aspettano i rinforzi promessi dalle istituzioni e dalla sindaco Vincenzi in testa. «Ma non so se cento agenti in più potranno risolvere il problema Sampiedarena», dice Tiziana.

E non è l'unica a pensarla così.

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