Dalla Mini station wagon al ritorno del Frontera

Come ogni anno i produttori svelano solo all’ultimo le sorprese per i visitatori

Enrico Artifoni

da Francoforte

Da qualche anno le case automobilistiche giocano d’anticipo. Diffondono foto e principali caratteristiche dei nuovi modelli molto prima di svelarli nei vari Saloni internazionali. Non tutte, però. C’è chi punta ancora sulle sorprese dell’ultima ora. E guai a chi si lascia scappare qualcosa anzitempo. È il caso del gruppo Bmw, attentissimo quest’anno a mantenere il segreto su tre concept car di grande interesse fino al momento della presentazione ufficiale al Salone di Francoforte. La prima, la Z4 Coupé, è la risposta della casa bavarese alla Porsche Cayman. Una sportiva compatta a due posti secchi, con tetto chiuso, esuberante motore a 6 cilindri di 3 litri da 265 cavalli (lo stesso della 130i) e trazione posteriore, destinata a entrare presto in produzione. È basata sulla Z4 Roadster e ne riprende anche il design, giocato sul contrasto tra superfici concave e convesse all’esterno, materiali classici come la pelle e high-tech come l’alluminio all’interno. Grazie all’esclusiva vernice Glacier Silver, sembra una scultura dalla lucentezza setata e dà l’impressione del movimento anche da ferma. La sorpresa numero due è il prototipo della Mini in versione station wagon. Proprio così: le porte rimangono tre e i posti 2+2, ma aumentano la lunghezza e lo spazio destinato al bagagliaio. Non solo. Si sale e si scende facilmente, perché manca il montante centrale e le porte si aprono a pantografo.
Si carica e si scarica con altrettanta facilità perché il portellone è diviso in due battenti simmetrici e il lunotto separato è scorrevole. Il tutto, nell’inconfondibile stile Mini. La terza sorpresa, una X3 con l'innovativo motore a benzina ad alta efficienza HPI abbinato a un propulsore elettrico, ci accosta direttamente alla tecnologia del momento: l’ibrido. Aspettando l’idrogeno, i veicoli di questo tipo si annunciano come la via più semplice ed economica all'abbattimento dei consumi di carburante. Già baciate dal successo di vendite negli americana, Honda e Toyota hanno alzato il tiro a Francoforte con la nuova Civic Hybrid e la Lexus 450h. Ma la concorrenza non è rimasta a guardare. Ecco dunque altri prototipi (una versione speciale dell’Audi Q7, la Smart Crosstown, la Daihatsu HVS Spider) e l’annuncio «choc» che pure la Porsche Cayenne avrà entro il 2010 una versione a doppia alimentazione.
Riflettori e occhi puntati, infine, su un paio di concept car: l’Antara GTC di General Motors e la Endo di Toyota. La prima, un crossover a tre porte dalle linee filanti lungo 4,5 metri, prefigura la prossima generazione dell’Opel Frontera. La sportività della vettura è sottolineata dal motore turbodiesel biturbo 1.9 CDTI da 212 cavalli con ben 400 Nm di coppia massima: abbinato a un cambio automatico a sei rapporti spinge l’Antara GTC fino alla velocità massima di 210 orari. La seconda è invece lo studio realizzato dal Centro europeo di design della Toyota di una city-car dall’originale linea a uovo, lunga solo 3 metri ma sufficientemente spaziosa per 4 persone.

La Endo ha due porte che si aprono a pantografo più un ampio portellone e un abitacolo modulabile: ruotando gli schienali dei sedili posteriori, i posti si possono ridurre facilmente a tre o a due, ampliando lo spazio disponibile per il carico.

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