Roma - Giro di vite per le minicar. Casco obbligatorio in bicicletta ma soltanto per chi non ha ancora compiuto 14 anni. Test antidroga per legge per chi deve ottenere la patente. No all’innalzamento dei limiti di velocità. Nessun privilegio per chi guida l’auto blu: l’autista che commette infrazioni si vedrà decurtare i punti dalla patente. Un ordine del giorno voluto dal presidente della commissione Lavori Pubblici, Luigi Grillo (Pdl), ha rinviato la decisione al governo, che dovrà decidere se prevedere una patente professionale anche per gli autisti di auto blu come già la posseggono ad esempio i tassisti o gli autisti di scuolabus.
Dopo un lungo e tormentato iter questa mattina l’aula del Senato voterà il nuovo codice della strada. Le norme, definite dal relatore del provvedimento in commissione Lavori Pubblici Angelo Maria Cicolani (Pdl), «una vera e propria riforma complessiva del codice stradale», sono state tutte molto discusse. Alcune hanno suscitato polemiche feroci e pubblici dibattiti come quelle sull’obbligo del casco per i ciclisti e l’immunità per gli autisti delle auto blu, non a caso entrambe cancellate. Oggi l’aula, salvo sorprese, dovrebbe licenziare il ddl perché si voteranno soltanto gli articoli senza emendamenti già approvati in sede redigente dalla commissione. Poi il testo dovrà compiere un ultimo passaggio alla Camera senza però subire ulteriori modifiche in modo da diventare legge prima dell’esodo estivo.
Ecco le principali novità.
Diventa obbligatorio l’uso delle cinture di sicurezza. Chi si è visto sospendere la patente non potrà comunque guidare né la minicar né un motorino. Multe salate per chi le trucca: per il proprietario fino a 594 euro, per il meccanico che esegue il lavoro fino a 1.556. Patente. Previsto per tutti coloro che vogliono prendere la patente un test antidroga che sarà obbligatorio anche per il rinnovo per chi guida mezzi pubblici, taxi e camion. Inasprite le pene per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe e provoca la morte di una o più persone: fino a 15 anni di carcere.
Deroga alla sospensione della patente. Alla fine è passato l’emendamento della Lega Nord, detto «del grappino» che concede tre ore di deroga dalla sospensione per raggiungere il posto di lavoro o anche per fini sociali, ad esempio l’accompagnamento di un disabile. La sospensione a quel punto però si allungherà in modo da non diminuire in assoluto il periodo della sospensione.
Autista licenziabile. Se un autista subisce la sospensione della patente professionale perché ubriaco o sotto l’effetto di stupefacenti potrà essere licenziato per giusta causa dal suo datore di lavoro.
Bici e moto. Alla fine per i ciclisti non ci sarà l’obbligo del casco che è stato previsto soltanto per i minori di 14 anni. Accantonati pure tutti quegli emendamenti che prevedevano un abbigliamento ad hoc per le moto di grossa cilindrata: casco integrale e paraschiena. Al motociclista sarà imposto soltanto di acquistare un seggiolino apposito da agganciare alla sella per il trasporto di bimbi dai 5 ai 12 anni. Le modalità però verranno specificate in un decreto ministeriale.
Pedoni. Chi non rispetterà il passaggio dei pedoni sulle strisce si vedrà decurtare 8 punti dalla patente. Fino a 5 punti in meno invece per chi non fa passare l’ambulanza o l’auto della polizia.
Multe. I proventi delle multe verranno divisi: il 50 per cento andrà agli enti locali e l’altro 50 per cento ai proprietari delle strade. Sarà possibile pagare le multe a rate ma soltanto per chi ha un reddito inferiore a 15.000 euro. Non ci sarà invece lo sconto del 30 per cento per chi paga subito le multe. Il ministero dell’Economia ha detto no.
Divieto vendita alcolici. Il cosiddetto pacchetto Giovanardi che prevedeva il divieto di vendita degli alcolici dopo le tre del mattino per i locali notturni è stato stralciato.
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