Politica

«Ministro, non farmi perdere un anno»

da Roma

Silvia Luisi sta facendo il suo mese di tirocinio in medicina generale in un ambulatorio a San Lazzaro, vicino Bologna. Si definisce un’«abilitanda». Una categoria che non si trova proprio dentro all’inferno ma in un limbo sospeso nel quale Silvia attende di sapere se dovrà sprecare un anno della sua vita professionale di giovane medico.
Quanti anni hai?
«Venticinque»
Quando ti sei laureata?
«Nel giugno scorso in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna».
Quindi perfettamente in corso...
«Sì».
La votazione?
«110 e lode»
E adesso?
«Devo fare tre mesi di tirocinio pratico prima di poter sostenere l’esame di abilitazione. Un mese in medicina generale, un mese in chirurgia ed uno in medicina di base. E senza aver ottenuto l’abilitazione non posso neppure iscrivermi al bando di concorso per la specializzazione al quale non si può più accedere, come accadeva in passato, senza l’abilitazione».
Quando uscirà il bando?
«L’uscita del bando è prevista tra pochi giorni e l’esame dovrebbe essere fissato per gennaio 2008. Un esame che se le cose restassero come sono stabilite al momento io non potrò sostenere perché non sono ancora abilitata».
Quanto dovrai aspettare per il prossimo bando?
«Un anno. Quindi un intero anno buttato. Certo potrò ugualmente frequentare le corsie, fare pratica ma non avrà valore ai fini della specializzazione».
Quanti giovani conosci nella tua stessa situazione?
«Soltanto qui saremo almeno un centinaio. La cosa riguarda tutti quelli che si sono laureati nella sessione di giugno e luglio e anche quelli di ottobre e novembre. Ovvero tutti quelli laureati nel tempo giusto, in corso».
Se ti trovassi di fronte al ministro dell’Università, Fabio Mussi, che cosa gli chiederesti?
«Per favore non ci faccia perdere un anno di studio, di pratica e di lavoro. Siamo tutti giovani studiosi ed impegnati ci siamo laureati in tempo con ottimi voti e abbiamo voglia di andare avanti. Basterebbe spostare l’esame per la specializzazione nel marzo 2008. Noi a quel punto saremo abilitati e potremo sostenerlo senza difficoltà».


In che cosa vuole specializzarsi?
«In oncologia, qui a Bologna».

Commenti