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Mino Raiola: "Robinho al Milan? Il colpo più difficile dell'estate"

Parla il re del mercato: "Ho convinto il City in due giorni. Ma tutto il merito è di Berlusconi: ho solo esaudito i suoi desideri"

Mino Raiola: "Robinho al Milan? 
Il colpo più difficile dell'estate"

É proprio vero, è tornato alla famiglia dopo un’estate da protagonista. Mino Raiola di qui, Mino Raiola di là, sembrava esistesse solo lui, Balotelli, Ibrahimovic, Robinho, uno spettacolo e niente comprimari.
Adesso fa: "Insomma state un po’ zitti? Non sento niente, sono al telefono io...!".
Sotto c’è chiasso, sono i bambini, non si capisce se in casa Raiola ci sia più tranquillità adesso o ce ne fosse di più prima, fra City, Guardiola, Ibra, Rosell, il sultano e Robinho. E con il Cavaliere che gli impartiva dritte alle quali non si poteva dire di no.
Comunque complimenti alla vita spericolata, di quelle che non dormi mai...
"Il merito è stato tutto di Silvio Berlusconi"
Dice così perché sa che scrivo per il Giornale...
"No, no, è stato proprio tutto merito suo".
E lei?
"Io poi magari sono stato bravo ad esaudire i suoi desideri, ecco quello sì".
Ma è vero che gli stava portando anche Maxwell?
"No, quello no. Prima che andasse al Barcellona c’ho provato, ma adesso Maxwell sta bene dov’è".
Ci riproverà con Balotelli?
"Perché?".
Veramente l’ha detto lei: nel calcio niente è impossibile.
"Mannò, Mario lasciamolo dove sta adesso".
Ma se lo sceicco Mansur, dopo questa campagna acquisti atomica, dovesse esonerare Mancini, cosa ci fa Balotelli tutto solo al City?
"Cosa ci fa...? Bè, intanto questi sono discorsi che non mi piacciono. Non si augura a nessun allenatore un esonero".
Sì, ma si fa per dire...
"Bè, se dovesse succedere vuol dire che Mario impara a camminare da solo. Male non gli fa. E si fa grande".
Lei pensa proprio sempre a tutto?
"Balotelli ha cinque anni di contratto con il Manchester City, non mi sembra il caso di preoccuparsi di dove andrà dopo, adesso sta bene dov’è e lasciamolo in pace".
Ma è vero che esiste una clausola che impedisce che finisca al Milan da un momento all’altro?
"Se esiste sono cose mie e non intendo parlarne".
Quindi esiste...
"Ho detto che non intendo parlarne..."
Ma Mario come sta con quel ginocchio, è da operare?
"No, per adesso no".
Certo che è stata proprio un’estate calda...
"Adesso è finita, quando ci sei dentro non te ne accorgi".
Ma alla fine è stato più complicato portare al Milan Ibrahimovic o Robinho?
"Ci devo pensare...Robinho, è stato più complicato con Robinho".
Non voleva venire in Italia?
"Mannò, sono state due trattative completamente diverse. Il Barcellona aveva pagato Ibrahimovic 70 milioni e ne voleva almeno 60. Il Milan però non aveva neppure quelli. Con Robinho invece c’era un accordo completo su tutto, soprattutto dal punto di vista economico. Il Manchester City chiedeva una cifra ed era la stessa somma che il dottor Berlusconi era disposto a pagare per portarlo al Milan".
Ma allora perchè Robinho è stata una trattativa più complicata?
"Ci sono cose all’interno di una trattativa che sono difficili da spiegare. E poi vi siete dimenticati che ho fatto tutto in un paio di giorni?".
Ma lei lo voleva dare al Barcellona?
"Io posso solo dire che sono rimasto 36 ore al telefono con il Manchester City per chiudere questa trattativa, quando sembrava tutto concluso, c’era sempre una novità. Ma poi alla fine si è chiuso tutto talmente in fretta che la gente pensa sia stato così facile"
Sono girate un mucchio di voci...
"Su di me?"
Su di lei, anche sul rapporto con il Barcellona...ma insomma è vero che continua, nonostante tutto quello che è successo con Guardiola?
"Guardiola non è il Barcellona e io lì ho ancora Maxwell".
Bene, adesso ci deve dire chi sarà il prossimo colpo...
"Il prossimo colpo? Ve lo dico dopo.

Adesso mi riposo".

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