Jacopo Granzotto
Limpero romeno si espande a macchia dolio. Tutto «merito» dei minori che una volta arrivati nella capitale scelgono la scorciatoia dellillegalità per far soldi senza troppo patire. E il problema è che sono sempre di più.
È quanto emerge da un trimestre di studi sui «Minori Rumeni non accompagnati presenti a Roma» condotti da unOng italiana, la Casa dei diritti sociali (Cds) e una romena, «Fundatia Romana Pentru Copii Comunitate si Familie» (Frccf). Léquipe sfonda una porta aperta annunciando che il «fenomeno dei minori che se ne vanno dalla Romania e cadono vittime dello sfruttamento una volta arrivati in Italia è in costante aumento». Già, perché durante i primi sei mesi del 2005, le istituzioni pubbliche avrebbero registrato 487 minori romeni non accompagnati, quasi il totale dellintero numero raggiunto nel 2004».
Secondo questa ricerca sono «molti i fattori a sostegno della convinzione che i minori trovati sulle strade di Roma siano oggetto di traffici dalla Romania verso lItalia o entrino a far parte delle reti di sfruttamento sin dai primi giorni di soggiorno». Tra laltro la capitale è la città italiana con la più alta concentrazione di minori romeni non accompagnati. La percentuale, ad esempio, di presenze di minorenni registrata nel 2005 è del 51%, quasi il doppio rispetto al 27% rilevato lo scorso anno. Letà media dei ragazzi coinvolti nel giro della prostituzione e delle attività illecite come il furto, lestorsione, il traffico di stupefacenti e laccattonaggio oscilla, per le ragazze, tra i 14 e i 17 anni; per i ragazzi tra i 16 e i 18. Le zone principali da cui provengono sono quella di Bucarest, Calarasi, Craiova e Iasi. Il posto «di lavoro» è in centro storico.
Una volta arrivati in Italia «interiorizzano i modelli consumistici del nuovo ambiente» e adottano, pertanto, latteggiamento tipico delladolescente italiano: vogliono vestiti alla moda e videocellulare.
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