Cè un articolo nel decreto della manovra finanziaria che prevede che i comuni con meno di mille abitanti che non sono circondati da altri con le stesse caratteristiche (e cioè che abbiano meno di mille abitanti), resteranno tali. Ergo, Portofino può tirare un sospiro di sollievo. Niente soppressione, niente accorpamento alla vicina Santa Margherita nessuna sparizione e nessun feudo. Il bordo più chic del Levante è salvo con tanto di nome, sindaco e quantaltro. Insomma, un bel vantaggio.
A ridare la speranza agli abitanti del porticciolo è lassessore regionale ai lavori pubblici e segretario provinciale dellUdc, Giovanni Boitano che in questi giorni sta seguendo passo passo levolversi delle conseguenze di quanto deciso dal governo con il decreto salva crisi.
«Unattenta lettura del decreto permette di comprendere che i Comuni con meno di mille abitanti non circondati da altri nelle identiche situazioni non saranno accorpati» scrive Boitano in una nota dopo essere stato interpellato nei giorni scorsi da numerosi sindaci della Liguria preoccupati di quanto potrà accadere con le nuove norme.
«Ho sempre sostenuto che unire i Comuni non comporta risparmi, ma rischia di penalizzare soltanto la popolazione residente». E quindi procedere «per decreto» alla soppressione vuol dire andare contro a secolari tradizioni che hanno permesso anche alle piccole comunità di dare delle risposte ai cittadini amministrati».
Certo, in tempi come quelli che stiamo vivendo diventa indispensabile invece procedere allaccorpamento dei servizi per evitare sprechi di denaro pubblico.
E rifacendosi allarticolo 16 del decreto, Boitano ricorda anche che la popolazione residente nel territorio dellunione municipale dovrebbe essere di almeno cinquemila abitanti.
«Tocca ora alle Regioni dire la loro - conclude lassessore regionale ai Lavori pubblici - pertanto anche la Liguria, già nel mese di settembre, intende mettersi al lavoro per individuare quelle soluzioni che dovranno tenere conto della specificità del nostro territorio».
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