(...) marittime, alla gronda, persino alla Camera di Commercio. I cui organi direttivi, generalmente, non sono proprio paragonabili a un concorso per miss. Con tutto il rispetto per il mio amico Paolo Odone, Venere è unaltra cosa.
Basta ricostruire gli ultimi movimenti di Roberta Oliaro per rendersi conto che, probabilmente, siamo solo allinizio di una carriera costruita anche grazie a una formazione che non è propriamente quella tradizionale dei rampolli genovesi. Nel suo curriculum ci sono esperienze da manager per la gestione aziendale, con un master sul lago Maggiore subito dopo la scuola, da commercialista, persino da fattorino, per la gioia dei destinatari dei plichi che se la vedevano spuntare davanti. Fino allapprodo naturale alla ditta di famiglia, la «Oliaro Spedizioni Srl» di Sampierdarena, che, dopo la scomparsa di suo padre in un incidente, gestisce insieme al fratello.
Dalla Oliaro Spedizioni, Roberta ha accumulato una serie di incarichi che ne fa, spesso e volentieri, lunica donna nelle varie associazioni. Ma, altrettanto spesso e volentieri, lesponente più determinata e precisa: da Spediporto, lassociazione che riunisce gli spedizionieri di Genova, di cui è presidente, a Confetra, la confederazione italiana dei trasporti e della logistica che rappresenta oltre 60mila aziende in tutto il Paese, con 500mila dipendenti e più di 50 miliardi di euro di fatturato annuo del settore, di cui è il numero due. E, ancora, il Comitato Portuale guidato da Luigi Merlo e, da pochissimi giorni, il consiglio della Camera di commercio, dove oltre ad essere lunica donna è soprattutto la prima rappresentante degli spedizionieri ad entrare dalla porta principale, senza apparentamenti con altre associazioni, ma solo grazie alle 400 aziende associate a Spediporto, 8mila addetti e 4 miliardi di euro di fatturato, i numeri più alti del settore a livello nazionale.
Associazioni, fra laltro, dove ha preso anche iniziative coraggiose, come la sacrosanta adesione al gruppo «Gronda di Genova», una lobby nel senso migliore che la parola sa avere, per liberare Genova dallisolamento che ne limita lo sviluppo e le possibilità.
Insomma, siamo di fronte a un caterpillar. Anche se lei si descrive timidissima e ancora arrossisce quando racconta di se stessa. Anzi, se potesse, preferirebbe non farlo: «Devo proprio?». E, a ogni nuovo incarico, ha un vero e proprio «sobbalzo di paura».
Ma, vinta la timidezza, esce fuori una lady di ferro che, con la forza di volontà, si mette alla prova continuamente: «Forse, la tenacia è la mia caratteristica principale».
Insomma, Roberta va tenuta docchio. Non solo per il fascino.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.