Mister Cavasin incita la squadra: «Contro il Parma vi voglio lottatori»

Mister Cavasin incita la squadra: «Contro il Parma vi voglio lottatori»

«Ai tifosi toccherà il compito di cantare, a noi quello di lottare: con la maglia sulla pelle». Alberto Cavasin ha le idee sin troppo chiare: domani la Sampdoria, contro il Parma, si gioca una bella fetta di salvezza. «Siamo pronti a lottare con le unghie e coi denti, se necessario usciremo anche coi crampi e qualche ferita, persino il sangue» dice il mister doriano per caricare l'ambiente, aggiungendo poi di confidare molto «nei nostri splendidi tifosi: li ho conosciuti molto bene in questi giorni, loro sono sempre dalla nostra parte ed hanno dimostrato di saperci incitare anche nei momenti di difficoltà». Poi, al di là dei proclami, ci sarà naturalmente una partita da giocare, tutt'altro che semplice. «Lo schieramento tattico? Non ho ancora deciso, forse potremmo cambiare qualcosa rispetto a Catania, perché gli emiliani sono un avversario differente». Insomma, è ancora ballottaggio tra il 3-5-1-1 e il 4-4- 1-1. Ma «Laczko ha giocato bene a Catania» probabilmente, cercando di interpretare il pensiero del mister trevigiano, sarà confermato, anche se non come esterno bensì come mediano di centrocampo, leggermente defilato verso sinistra. Buone notizie sono poi «il rientro in gruppo di Lucchini, stesso discorso per Biabiany che è regolarmente a disposizione». La gara col Parma ed uno storico gemellaggio tra le due tifoserie ma, sottolinea Cavasin, «ora pensiamo soprattutto a giocare questa partita: siamo pronti a dare il massimo, la squadra è consapevole di poter superare le criticità. È un gruppo tranquillo, sereno. In settimana, la visita dei tifosi e dei bambini ci ha fatto sicuramente bene». Quindi, l'atteggiamento in campo: «Certo, abbiamo preparato questo match sul piano tattico e tecnico, ma quel che conta sarà soprattutto il carattere, la determinazione. Da qui a queste ultime nove partite, dovrà sempre essere questa la ricetta. Coi nostri tifosi sempre vicini». Intanto Daniele Gastaldello ha prolungato sino al 2016 il suo contratto con la Sampdoria. «Pensare di vivere nove stagioni a Genova, con questa maglia addosso, è qualcosa di meraviglioso – dice il difensore padovano - sono arrivato nel 2007. Per me è un onore immenso». Una bella conferma, per uno dei giocatori più importanti della squadra, al di là di una stagione complessivamente negativa per la Samp: dopo Palombo, dunque, viene blindato un altro senatore. «Era da un po' di settimane che ne parlavamo e non vedevo l'ora che questa benedetta firma arrivasse. Un segnale fondamentale, che la dirigenza ha voluto dare ai nostri tifosi». Lo stesso Gastaldello ammette che la Samp stia «vivendo un anno particolare, tribolato, dove tanti aspetti non sono andati per il verso giusto; ma la società sta dimostrando di esserci, di credere in noi "anziani" e di poter contare su di noi anche domani.

Ora pensiamo al presente e alla salvezza, senza dimenticare che siamo tutti pronti a dare un futuro a questa fantastica famiglia blucerchiata». Ed il futuro, oggi più che mai, passa dalla gara di domani contro il Parma.

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