Il mister pensa all’Europa snobbata

Il mister pensa all’Europa snobbata

«Io sono attratto dall'Europa League», fa sapere mister Ballardini. Forse è quello che il presidente Preziosi ha chiesto al tecnico al momento di subentrare a Gasperini? «È ancora troppo presto per svelare cosa ci siamo detti il giorno della presentazione», taglia corto l'allenatore rossoblù. L'affermazione sull'Europa arriva all'interno di una riflessione sulla crisi del calcio italiano. «D'altronde il nostro è un campionato equilibrato dove non ti puoi permettere di distrarti troppo per gli impegni infrasettimanali».
Ogni gara è una trappola. Pure per le big del campionato. E così oggi sarà per il Genoa a Lecce. Nonostante in terra salentina sia stata una settimana difficile. E non solo per le dimissioni, poi respinte, di mister De Canio. Il caso Diamoutene, tra l'altro non convocato per la gara di oggi, è ancora fresco. «Il calcio deve essere passione e rispetto per tutti», chiarisce Ballardini. Che però mette tutti in guardia sulla difficoltà che si incontreranno: «Sappiamo benissimo che in certe situazioni delicate i giocatori sono capaci di dare il meglio di loro stessi. E poi non dimentichiamoci che il Lecce ha conquistato undici dei dodici punti proprio in casa. Dove ha perso solo una partita».
Ma il nuovo corso del Grifone in trasferta ha conquistato quattro punti in due gare. «E a Brescia la squadra mi è piaciuta proprio perché ha dimostrato grande compattezza, cercando sempre il gioco». Grazie anche a Milanetto. Che però non ci sarà. Come Palacio che, rientrato appena da una settimana, si è nuovamente infortunato. E questa volta non ha lasciato speranze di recuperi accelerati, tanto da essere già volato in Argentina per feste di Natale anticipate: niente derby per lui. Lo rivedremo con l'anno nuovo.
Ancora una volta dunque, formazione quasi obbligata. «Da quando sono arrivato a Genova l'emergenza infortuni non è mai terminata, ma le prestazioni sono state buone». Vero. E bisogna ripartire proprio da lì. Eduardo tra i pali, difesa a quattro con Dainelli e Ranocchia centrali, Criscito a sinistra e Mesto a desta, «visto che lo considero un terzino di valore che si può esaltare partendo da dietro». A centrocampo Veloso «che farà il Milanetto» sarà affiancato da Rossi e Rafinha, «il quale può giocare in diversi ruoli perché ha testa e qualità tecniche».
Kharja agirà dietro le due punte che saranno Toni e Palladino. Proprio l'ex bianconero in settimana aveva polemizzato con Gasperini per il suo impiego nel tridente d'attacco.

«Credo che tutti i giocatori che sono qui da alcune stagioni siano riconoscenti al mister che c'era in precedenza compreso Palladino - getta acqua sul fuoco Ballardini - Comunque da seconda punta o da esterno nel tridente non cambia molto». Ennesima dimostrazione di grande correttezza e intelligenza del mister che smonta sul nascere polemiche inutili. Anche se a sollevarle possono essere dichiarazioni degli stessi giocatori.

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