Misteri e delitti irrisolti L’Italia alla sbarra con un «Quarto Grado»

OBIETTIVO «Offriremo nuovi spunti, quasi a suggerire, una nuova fase di giudizio»

Lo chiamano il Belpaese, ma anche il Paese dei delitti irrisolti. Bellezza e mistero, luci e ombre, in un gioco di contrasti che, sin dal remoto passato, fanno dell’Italia l’Eden del Mediterraneo ma anche la terra delle rinascimentali congiure di palazzo, o dei delitti passionali di ogni epoca. Così dunque si spiega la battuta del direttore di Rete 4 Giuseppe Feyles nel presentare l’ultima creatura giornalistica delle rete, Quarto Grado - programma di approfondimento dedicato ai gialli irrisolti della cronaca più recente - in onda ogni domenica in prima serata dal 7 marzo: «Quarto Grado rientra nello spirito della narrazione giornalistica tipica della rete, e cioè quello di raccontare l’Italia così com’è. E se Melaverde e Pianeta Mare ne descrivono le bellezze, questo nuovo programma ne affronta il lato oscuro».
Tutto è pronto dunque per l’ultima fatica prodotta dalla testata Videonews diretta da Claudio Brachino: a condurre il programma ci sarà Salvo Sottile, ex giornalista di Canale 5 specialista sul fronte dei più gravi fatti di cronaca, aiutato da Sabrina Scampini. Dietro le quinte Siria Magri, volto noto del tg di Italia 1 Studio Aperto, che con Sottile e Scampini cura il programma. Il delitto viene servito ogni domenica sera ma - spiegano chiaramente gli autori - non sono previsti flirt con il genere fiction: Blu Notte e il Lucarelli style, quindi, sono altra cosa. Anche se, non ne fanno mistero gli autori, il tema dei delitti irrisolti è un filone d’oro, da raccontare con piglio affabulatorio e montaggio cinematografico, tenendo conto della vera e propria febbre del pubblico televisivo per serial di successo come Cold Case, i vari CSI, Cold Squad e simili. «La sfida che vogliamo lanciare - spiega Claudio Brachino - è quella di approfondire giornalisticamente alcuni casi, celebri e non, della cronaca nera e giudiziaria del nostro Paese, spettacolarizzando il metodo di narrazione, ma restando rigorosi sul fronte etico. Il nostro taglio di inchiesta e di linguaggio sarà privo della benché minima morbosità».
Quarto Grado racconterà casi che hanno appassionato e diviso l’opinione pubblica, cercando di fornire un’esposizione al di sopra delle parti e dalla prospettiva di chi ha subito gli eventi. Nessun inseguimento indiscreto ai protagonisti: «I nostri giornalisti - spiega in modo efficace il direttore generale news Mediaset Mauro Crippa - non faranno i citofonisti». E difatti, già dalla prima puntata (ogni settimana i casi affrontati saranno due, uno forte ed uno «di spalla») Quarto Grado è in grado di fornire interviste esclusive a Elena Romani, la mamma della piccola Matilda tragicamente morta a Vercelli nel luglio 2005, assolta dall’accusa di omicidio, e al suo compagno di allora, Antonio Cangialosi. Il taglio del programma è quello di offrire allo spettatore nuovi spunti di riflessione, magari trascurati dalle cronache. Quasi a suggerire, come recita il titolo, un nuovo grado di giudizio, che potrebbe anche non coincidere con quello della giustizia. In studio, non mancheranno protagonisti, testimoni ed esperti (ad esempio lo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi), così come numerosi saranno i collegamenti esterni, direttamente dalle location dei delitti. Nell’agenda di Quarto Grado sono attesi anche i celebri casi di Cogne (la redazione sta trattando un’intervista con Stefano Lorenzi, marito di Annamaria Franzoni), dell’assassinio di Meredith Kercher a Perugia e della scomparsa di Manuela Orlandi. In onda da domenica prossima, Quarto Grado non si pone scadenze: «L’obbiettivo - spiega ancora Brachino - è quello di una produzione costante. Non c’è un numero di puntate già stabilito, lavoriamo su tre puntate in contemporanea».

E Giuseppe Fleyes aggiunge: «Quarto Grado segna un primo passo della rete nell’inserire in palinsesto almeno due serate stabili di produzione interna. Resteremo una rete di cinema, diminuiremo invece la serialità, introdurremo serate con grandi documentari in prima serata. Infine, riprenderà Vite straordinarie, mentre Stranamore si prenderà una pausa».

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