Il mistero Mutu Più crea problemi più lo corteggiano

Adrian Mutu non è sul mercato ma c’è mezza serie A in attesa. Enrico Preziosi ci pensa: «Mutu non può non interessare - ha spiegato il presidente del Genoa -. Non abbiamo ancora incontrato alcun dirigente della Fiorentina ma se dovesse esserci solo un’opportunità noi ci saremo». Preziosi non ha incontrato i dirigenti viola ma si è sentito con Victor Becali, agente del giocatore, e ha trovato un accordo nel caso i Della Valle decidessero di togliere i lucchetti al romeno. Identica situazione in casa Juventus: «Non c’è trattativa perché il giocatore non è sul mercato, ma Adrian Mutu ci interessa - ha confidato il dg Beppe Marotta -. Ma solo se la Fiorentina dovesse metterlo sul mercato». Un contatto è stato acceso anche dal direttore sportivo del Napoli Riccardo Bigon, lo ha confidato proprio Mutu, dichiarazione tutta da verificare che non ha ottenuto riscontri e situazione in stand by dopo un’offerta economica ritenuta inadeguata da parte del procuratore del giocatore. C’è poi il Cesena che intende farne un simbolo, la prima a muoversi e accontentare le esigenze del giocatore, almeno secondo le dichiarazioni rese da Giovanni Becali, in nessun modo rappresentante del giocatore e radiato dall’albo. Ma è proprio l’ex presidente della Dinamo di Bucarest ad aver esacerbato gli animi, con le sue dichiarazioni contro la Fiorentina e contro l’allenatore Sinisa Mihajlovic.
Ora la situazione è molto più ingarbugliata e solo Adrian Mutu può districarla. Mihajlovic, accusato di essere un allenatore «senza palle» da Giovanni Becali, ha dato la sua versione su quanto è accaduto: «Non è vero che Mutu sia stato allontanato dall’allenamento. Ho chiamato Becali e ci ho parlato, lui sa che ho gli attributi e ha detto delle falsità. Non è vero che la società ha deciso di non convocare Adrian, è stato lui ad andarsene senza dare spiegazioni a nessuno». Una versione non ufficiale e tutta da verificare, chiarisce che Giovanni Becali avrebbe istigato Adrian Mutu a «fare casino» dopo il rifiuto a elargire certi compensi che la società viola non riteneva dovuti. Una confusione favorita dal fatto che il romeno ha un contratto con la Fiorentina siglato quando la sua procura era in mano ad Alessandro Moggi. Ora lo assiste il fratello di Giovanni Becali, Victor Becali. Confusione totale, con la Fiorentina che non intende trattare con Giovanni Becali e lo ha querelato: «Non vogliamo più vederlo». Situazione che si sblocca se Adrian Mutu rinuncia alla procura Becali, la differenza non è fra i due fratelli, è la potentissima famiglia ad essere sotto accusa da parte dei dirigenti viola.
Adrian Mutu ha un contratto in scadenza nel giugno 2012 a 2 milioni netti a stagione, a 32 anni cerca l’ultimo ingaggio della sua carriera, la Fiorentina era disposta a liberarlo a costo zero per il potenziale acquirente solo in caso di trasferimento all’estero, mai in Italia. Ma la trattativa con il Galatasaray dell’amico George Hagi non è stata chiusa, probabilmente sotto c’è dell’altro, il Chelsea pretende da Mutu una penale di 17 milioni e spazzola, dopo averne chiesto anche lo stop dell’attività. Se il tribunale dovesse confermare la sanzione, a Mutu non resterebbe che chiudere la sua carriera di calciatore, ennesima variante che rende complicatissimo un suo ingaggio. Resta il Dubai, meta che già nell’estate scorsa era parsa la più probabile, attualmente il giocatore è fuori mercato e fuori rosa, si allena da solo.
La Fiorentina comunque si sente giustamente mal ripagata da un calciatore con il quale ha mostrato una pazienza infinita.
L’attenzione attorno a un giocatore a fine carriera, sebbene di livello superiore alla media, dà il polso del mercato invernale attuale e della mancanza di punti di riferimento in grado di far compiere il salto di qualità.

Sta addirittura arrivando sul mercato David Trezeguet, sebbene il suo procuratore Antonio Caliendo abbia escluso un clamoroso ritorno alla Juventus che peraltro sta cercando una punta: «Fra mille difficoltà - ha ammesso Beppe Marotta -. Sostituire Fabio Quagliarella non è semplice». Alberto Gilardino non si muove: «La Juventus? Sto bene a Firenze, almeno fino a giugno, poi si vedrà». Ancora tre settimane, i colpi arrivano.

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