Milano"Sono stanco di eventi moda per pochi, con la security alla porta fatta da uomini cattivi che dicono tu puoi entrare, tu no". Dirk Bikkemberg risponde così a chi gli chiede perché ieri sera ha organizzato un complicato evento multimediale per trasmettere la sua sfilata uomo della prossima estate in diretta via satellite da Cape Town su un megaschermo da 500 metri quadri in Piazza Duomo a Milano e da qui attraverso streaming su 15 mila server collegati nel mondo. "La Bellucci ci sarà, ma noi speriamo che venga soprattutto il sciur Brambilla" dicono Domenico Dolce e Stefano Gabbana in risposta alla classica domanda sui vip presenti all'inaugurazione della mostra sui 20 anni di moda maschile del magico duo in programma stasera a Palazzo Marino, con apertura al pubblico per tutta la giornata di domani sempre nel bellissimo edificio dirimpetto alla Scala che il sindaco Moratti definisce la "casa dei milanesi".
Anche in questo caso la tecnologia viene usata come un fenomenale grimaldello che apre le porte della percezione anche a chi non si occupa di moda e magari vuole solo sapere. Per cui dalle 19 alle 21 di oggi quattro giganteschi cubi rotanti trasmetteranno all'esterno quel che avviene all'interno comprese le immagini trasmesse su 48 monitor e 28 IPad utilizzati come parte integrante del percorso espositivo. Diversa ma tutto sommato dello stesso segno l'idea di Angela Missoni che ieri sera ha trasformato la strada in passerella sfilando per le vie del centro di Milano insieme con i capi della sua collezione uomo per la prossima estate indossata da 22 modelli tra cui il diciottenne nipote Marco, ultimogenito di Vittorio Missoni, degno erede per altezza e prestanza fisica del nonno Ottavio detto Tai che a 89 anni suonati ha appena vinto tre medaglie d'oro ai Master di Roma per lancio del giavellotto, del disco e getto del peso. "L'ho già fatto lo scorso gennaio e mi è piaciuto molto - ha detto la stilista - le sfilate in generale e quelle maschili in particolare non possono più essere uno spettacolo riservato a pochi". Dire che ha ragione è poco: non se ne può più dello stanco rito del defilè che al maschile prevede un imbarazzante andirivieni in passerella di manzi o femminielli. Inoltre internet sta veramente rendendo tutto più facile e accessibile tanto che le grandi firme della moda, Armani in testa, da giorni stanno comunicando che trasmetteranno i defilè delle collezioni uomo per la prossima primavera estate in diretta su streaming durante la fashion week in programma a Milano da oggi fino a Martedì 22.
Ciò detto ci saranno comunque gli ingorghi pazzeschi, i lei non sa chi sono io, le lotte per sedere in prima fila e tutte quelle cose odiose e noiose per cui il popolo della moda viene guardato storto dal resto del mondo, come se fosse colpa nostra se gli stilisti hanno deciso per anni di chiudersi in una torre d'avorio ammettendo al loro cospetto solo chi gli faceva comodo in un modo o nell'altro. Ma detto questo siamo tutti contenti dell'apertura e speriamo di risparmiarci qualche corsa a perdifiato in giro per la città grazie all'uso di un buon computer con relativa chiavetta o di uno smartphone. Poi però sarà dura capire se quello che si vede tra un pixel e l'altro è vera moda o chissà che, ma questo in fondo è secondario: basta che se ne parli. Come sempre quando le cose si fanno per amore e non solo per calcolo, vengono meglio. Esemplare in questo senso il gigantesco sforzo fatto da Bikkembergs che quattro anni fa, quando la Fifa ha annunciato di voler fare i Mondiali di calcio in Sudafrica, si è ripromesso di sfilare lì, con lo sfondo mozzafiato delle Table Monuntain. "Considero Cape Town il posto terrestre più vicino al paradiso e per me che devo tutto all'intuizione del calcio come motore di ricerca della mia moda, essere qui in questo momento era essenziale" ci ha detto lo stilista ieri al telefono mentre il suo team si affannava a farci vedere dal vivo i 66 look da fare indossare ai 15 atleti prescelti per la sfilata: calciatori, rugbysti, surfisti, un bel gruppo di fustacchioni.
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