Milano Unica, la sfida dell'industria tessile fra qualità e innovazione

Aperto fino al 10 luglio in Fiera Milano Rho con 735 espositori il salone italiano dei tessuti e degli accessori d’alta gamma: 735 espositori, quelli europei in crescita del 7,8%. L'andamento del settore e lo scenario dell'export del made in Italy

Milano Unica, la sfida dell'industria tessile fra qualità e innovazione

Espositori in aumento per Milano Unica il salone italiano dei tessuti e degli accessori d’alta gamma che presenta le collezioni per l’autunno-inverno 2026-2027 aperto da oggi fino al 10 luglio in Fiera Milano Rho. Edizione numero 41 che si propone agli operatori con 735 adesioni: 584 (+2,6%) gli espositori presenti nei Saloni di Ideabiella, Moda In e Shirt Avenue, tra cui, a fianco della conferma delle 459 presenze italiane, c’è l’importante aumento di quelli europei (+8,7%) A queste adesioni, si aggiungono le 134 delle Aree Speciali e degli Osservatori Korea e Japan e 17 delle case editrici. In aumento del 3,3% anche la superficie espositiva.

Edizione importante alla luce dell’andamento del settore e del made in Italy. Per quanto riguarda la tessitura, il primo trimestre 2025, secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi Economici e Statistici di Confindustria Moda, si presenta con un andamento a luci e ombre, rispetto ai dati tutti negativi registrati nell’intero 2024: il fatturato complessivo della tessitura italiana, 7 miliardi di euro, era risultato in calo del -8,8%, mentre le esportazioni, 3,8 miliardi di euro, erano diminuite del -10,7%. Tra gennaio e marzo 2025, la produzione di tessuti ortogonali risulta in calo del -6,9%, mentre quella dei tessuti a maglia cresce del +11%.

Milano Unica-tessile

Nello stesso periodo, le esportazioni risultano ancora in calo del 2,3%, rispetto allo stesso periodo del 2024, ma con un andamento altalenante a seconda delle categorie merceologiche. Risultano ancora in calo, infatti, i tessuti di lana e quelli a maglia, che perdono rispettivamente il 5,3% e il 4,1%, mentre crescono i tessuti di cotone (+1,1%), di lino (+1,2%) e in seta (+1,6%). Un andamento disomogeneo evidenziato anche raggruppando le esportazioni per macroaree di destinazione. Le vendite verso l’Ue (45,8% del totale esportato) segnano un calo del -5,0%, mentre quelle extra-Ue, con un’incidenza del 54,2%, registrano una lieve crescita (+0,1%), nonostante il dato negativo della Cina (-16,5%). Segnali incoraggianti, al contrario, malgrado l’incertezza determinata dalle politiche tariffarie annunciate dall’amministrazione Trump, provengono dagli Stati Uniti (+18,4%), un mercato strategicamente importante. In crescita a doppia cifra le importazioni di tessuti, nei primi tre mesi del 2025, provenienti per oltre il 68,6% del valore totale dai paesi extra-UE, guidati dalla Cina che cresce del 40%.

Tessuti made in Italy a Milano Unica

“A fianco della crescita del totale delle adesioni - commenta Simone Canclini, presidente di Milano Unica -, voglio sottolineare il valore delle nuove presenze di espositori europei, che hanno scelto per la prima volta Milano Unica come contesto più coerente per la promozione commerciale e di marketing dei propri tessuti e accessori. Numeri che attestano una crescente fiducia nei nostri confronti e che ci affidano nuove responsabilità nel sostegno e nella promozione del nostro comparto, nonostante le incertezze e le criticità che caratterizzano l’economia mondiale e il contesto geopolitico internazionale. I dati elaborati dall’Ufficio Studi Economici e Statistici di Confindustria Moda, ci dicono che non siamo, ancora, fuori dal tunnel, ma possiamo intravedere sullo sfondo anche della luce”.

Cerimonia inaugurale aperta con gli interventi del prefetto di Milano Claudio Sgaraglia e della presidente del Consiglio Comunale, Elena Buscemi e il “dialogo” moderato da Nicola Porro, vice direttore de “Il Giornale” e conduttore di Quarta Repubblica che ha affrontato il tema della continuità e del rinnovamento del Made in Italy, attraverso la testimonianza di Edoardo Zegna, erede di una tra le più importanti aziende del settore.

Milano Unica-tessile in Fiera Milano

Claudia D’Arpizio, senior partner e responsabile globale Moda e Lusso di Bain & Company, ha illustrato invece la situazione e le prospettive del lusso: “Il 2025 segna un momento di verità, le generazioni più giovani chiedono autenticità, creatività e una nuova centralità dell’esperienza. Dopo una fase di overcorrection che ha esasperato le dinamiche di prezzo e alimentato una polarizzazione, molti brand stanno ridefinendo le proprie fondamenta: riscoprire il senso del brand, ri-ancorarsi alla qualità del prodotto, riequilibrare le architetture di prezzo. Il lusso è oggi accettato se discreto, autentico e capace di parlare di realizzazione personale, più che di ostentazione. Deve ridefinire la propria rilevanza culturale, generazionale e geografica.

Al 2030, ci aspettiamo un mercato in espansione – oltre 300 milioni di nuovi consumatori, metà dei quali Gen Z e Alpha – ma anche più esigente. In un contesto dove la turbolenza è la nuova normalità, le aziende dovranno dimostrare resilienza e lucidità strategica”.

Tutte le informazioni e gli eventi della manifestazione su https://www.milanounica.it/it

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