Modena s’inchina: arrivano le Bentley e le Rolls

Luigi Cucchi

Festa grande a Modena per tutti gli appassionati di auto storiche. Nel quarto fine settimana di settembre torneranno a sfilare nel centro storico 26 regali auto inglesi sfavillanti: tutte Rolls Royce e Bentley. Dopo il successo della passata edizione ritorna «For Town And Country», il concorso di eleganza per auto d’epoca unico nel suo genere in Italia. Organizzata dalla sezione italiana del Rolls-Royce Enthusiasts' Club, la manifestazione prevede una 48 ore all’insegna dell’eleganza, con visite a luoghi d’arte, cena di gala ed escursioni tra le colline della campagna modenese. Gli equipaggi visiteranno la Galleria Ferrari e il Castello di Panzano che ospita la più ampia collezione privata italiana di auto d’epoca. Nobiliteranno la manifestazione il presidente del Rolls-Royce Enthusiasts’ Club che arriverà direttamente dall’Inghilterra con una Bentley Continental Park Ward e la Rolls-Royce Motor Cars Milano, che parteciperà al Concorso di Eleganza con la meravigliosa Nuova Phantom.
Le vetture in concorso saranno suddivise in tre categorie, in base all’anno di costruzione: Pre war model (autovetture costruite prima del ’41, a partire dalla mitica Silver Ghost), Early post-war (costruite dal ’45 al ’91 con telaio e scocca separati, a partire dalla Bentley Mark VI fino ad arrivare alla Phantom VI) e Innovative generation (con carrozzeria portante a partire dalla Silver Shadow del 1965). Per ognuna verranno premiate le prime tre auto classificate sulla base di una votazione effettuata dai membri della giuria. Alla vettura che avrà totalizzato in assoluto il punteggio più alto andrà il premio più prestigioso denominato For Town And Country 2005 «Best of show». Per comprendere il legame che può unire chi guida e ama queste automobili inglesi è sufficiente intrattenersi con Guido Broich, medico pavese, docente universitario, e osservarlo mentre, sollevato il cofano, mostra il possente motore 8 cilindri della sua «creatura». Quasi si commuove. Poi, affascinato dal rombo del motore e dal luccichio, nonostante i 48 anni di età, di guarnizioni e raccordi in acciaio inossidabile, esclama: «Che bella, la mia bambina». Sono passati più di 100 anni da quel 4 maggio del 1904 in cui Henry Royce e Sir Charles Stewart Rolls si incontrarono nella hall del Midland Hotel di Manchester dando vita alla casa automobilistica destinata a produrre «la migliore automobile del mondo». La prima vera Rolls-Royce, che già si elevava rispetto alla concorrenza per il suo comfort e la silenziosità durante la marcia, vide la luce nel 1906: era già inconfondibile per quel suo radiatore a forma di tempio greco. Ribattezzata con il nome Silver Ghost dal direttore commerciale Claude Johnson quando venne presentata lo stesso anno al London Motor Show.

L’elasticità di marcia e la straordinaria affidabilità, unitamente ad un impeccabile servizio di ispezioni periodiche effettuate direttamente a domicilio da meccanici della Rolls-Royce, incontrò subito i favori della critica e nel giro di qualche hanno la Roll-Royce si trovò a dovere evadere ordini per case reali di mezzo mondo.

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