RagusaI cani killer di Scicli, due giorni dopo, tornano a colpire. Domenica avevano sbranato il piccolo Giuseppe Brafa, ieri hanno ridotto in fin di vita una turista tedesca. Una parte dello stesso branco di randagi è tornata allattacco sulla spiaggia di contrada Pisciotto, dove Marya M. stava facendo footing. Attratti dalla ragazza che correva, i cani hanno circondato la giovane, lhanno aggredita e poi azzannata. Hanno infierito soprattutto sul viso, dilaniandolo. Lattacco è stato in parte frenato da un gruppo di passanti e tra questi anche il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque, oltre ad alcuni tecnici comunali che stavano compiendo dei sopralluoghi. Anche loro sono stati aggrediti dal branco ma alla fine sono riusciti a mettere in fuga i cani e soccorrere la donna, ormai priva di sensi. La situazione è apparsa subito grave, tanto che i medici hanno deciso di trasferirla in elisoccorso al «Cannizzaro» di Catania, dove è stata sottoposta a un delicato intervento di ricostruzione facciale che ha tenuto impegnati i chirurghi per oltre 4 ore. La ragazza, per le ferite e la grande perdita di sangue, è tra la vita e la morte.
Intanto ieri pomeriggio nel duomo di Modica sono stati celebrati i funerali del piccolo Giuseppe: oltre settemila persone hanno partecipato alle esequie, e tra questi un centinaio di bambini amici del bimbo azzannato dal branco mentre stava facendo un giro con la sua mountain bike. Nellomelia don Salvatore Cerruto, pro vicario della diocesi di Noto, ha detto: «Nella nostra società accadono cose strane. Abbiamo fatto gli animali idoli, invece, dobbiamo tornare alla dimensione, alla grandezza e alla dignità dell'uomo».
Le ripetute aggressioni dei cani contro gli abitanti della borgata hanno seminato il panico in contrada Pisciotto. Per tutto il giorno è stato il coprifuoco: quasi tutti i 150 abitanti della frazione a mare di Scicli non sono usciti di casa, accogliendo linvito degli investigatori che, armi in pugno, hanno compiuto battute. In tutta la zona tra Scicli e Marina di Modica, a Sampieri, è proseguita sino a tarda sera la caccia ai cani randagi ancora liberi, una decina in tutto. Alcuni animali hanno tentato di aggredire due carabinieri e uno dei militari ha sparato, uccidendone due. Il prefetto di Ragusa Carlo Fanfara, ieri in mattinata aveva ordinato di abbattere gli animali più pericolosi, ma nel pomeriggio ha dovuto fare marcia indietro dopo lintervento del sottosegretario alla salute Francesca Martini che ha detto no alla «mattanza incondizionata».
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