Giallo a Damasco Giallo a Damasco, nella capitale siriana è esploso un bus che trasportava pellegrini iraniani, nel quartiere periferico di Sayda Zeinab: almeno cinque i morti e numerosi feriti. La tv libanese al Manar, del movimento sciita filo-iraniano Hezbollah, afferma che "tra le vittime ci sono degli iraniani". L’intera area, nota per essere uno dei più importanti siti per il pellegrinaggio degli sciiti da tutto il mondo, è stata evacuata e isolata dalle forze di sicurezza. L’esplosione è coincisa con la visita ufficiale nella capitale siriana di Said Jalili, segretario generale del Supremo Consiglio iraniano per la sicurezza nazionale. Secondo la tv al Jazira, la conferenza stampa di Jalili prevista per stamani è stata cancellata appena si è diffusa la notizia dell’esplosione. L’alto rappresentante iraniano sarebbe ora a colloquio con il ministro degli esteri siriano Walid al Muallim. La Siria è il principale partner regionale della Repubblica islamica. I due Paesi sono legati da trent’anni da una solida alleanza politico-militare.
Il ministero dell'interno: "Non è terrorismo" Non è stato un attentato terroristico a far esplodere il bus, afferma il ministro degli interni siriani, Said Sammur, citato dalla tv di Stato: "Non si tratta di atto terroristico per quanto riguarda il bus iraniano a Sayda Zeinab". È la prima reazione ufficiale trasmessa dai media governativi.
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