Moggi chiede la prova tv «Ecco i favori all’Inter»

Sugli errori di domenica: «Gli arbitri non sono un problema; troppo lenti i guardalinee»

Alessandro Parini

da Torino
Il giorno dopo la «sfortunata» direzione di Antonio Dattilo, la Juve ha ripreso a lavorare come se nulla fosse successo. Avrebbe potuto fare altrimenti? No. Con il campionato alle porte, i giorni di riposo dono diventati merce rara quasi come i parcheggi nella Torino olimpica di questi tempi. Tutti alla Sisport, allora, dove si è rivisto lavorare in gruppo anche Kovac: Capello adesso sta più tranquillo, visto che Thuram e Cannavaro sono sempre in diffida e domenica ci sarà l’Inter da affrontare. A meno di una settimana dalla partita dell’anno, la Juve non sta (forse) benissimo sul piano fisico, ma su quello psicologico non mostra una crepa che sia una: i punti di vantaggio sull’Inter sono rimasti otto, Del Piero non rompe mai le scatole e, quando entra in campo, segna sempre (tra campionato e Champions League, sette vittorie portano la sua griffe). La verità è che Del Piero e compagni sono in una botte di ferro. Dal di fuori tutti li bersagliano, loro vanno avanti come se nulla fosse. Polemiche? No grazie. L’unico che parla è Luciano Moggi. Domenica sera ha lanciato in Tv una provocazione niente male: «Dovreste preparare un filmato con i favori e i torti alle prime quattro della classifica. Vedrete che la prima diventa quarta e la quarta diventa prima». Gli altri juventini – compreso Del Piero che, sul suo sito Internet, non ha fatto alcun cenno alle decisioni arbitrali favorevoli alla Juventus - stanno zitti. Il solo Balzaretti, ex Toro, domenica sera si è fatto prendere da un impeto di sincerità ammettendo che «l’espulsione di Muntari è stata probabilmente affrettata».
Ieri Moggi, intervistato a Radio Anch’io lo Sport, è tornato sull’argomento: «Il vero problema non sono gli arbitri, ma gli assistenti che non hanno la velocità adeguata per seguire il gioco. Mi sembra siano impreparati, è la loro categoria che va rivista. Il guardalinee che ci ha dato il gol in fuorigioco non è arrivato in tempo sulla linea dei giocatori, mentre finora mi pare che gli arbitri non abbiano creato grossi problemi». Fatto sta che Pozzo, patron dell’Udinese, è tornato a parlare di sudditanza psicologica e gli sono andati dietro a decine: «Dall'inizio del campionato è la prima volta che beneficiamo di un errore a favore. Noi non siamo arrabbiati con nessuno, ce ne stiamo nel nostro guscio perché è grazie alle polemiche che si fomentano gli incidenti. I dirigenti parlano troppo, è sempre meglio tacere e, secondo alcuni, la Juve non ha diritto di replica». Moggi non insiste, ma secondo lui la Signora ha avuto contro l’Udinese il primo grosso favore della stagione: in realtà anche all’andata, sempre contro i friulani, non venne sanzionato un fallo di Cannavaro su Barreto. Altri episodi a favore della Juve? In Juve-Livorno (3-0) Camoranesi avrebbe meritato l’espulsione per un fallaccio su Lucarelli, mentre in Ascoli-Juve (1-4) il primo gol di Trezeguet era stato viziato da un’irregolarità di Emerson che aveva scatenato le ire del presidente Benigni.

Di contro, Moggi lamenta la rete regolare annullata a Trezeguet nella Supercoppa italiana, un rigore non assegnato a Palermo (braccio di Terlizzi) e uno a Verona contro il Chievo (fallo su Ibrahimovic). Il resto mancia.

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