Traditi, presi in giro e impotenti. Così, tra topi, amianto e fogne rotte, si sentono gli abitanti delle case popolari di via Sertoli nel quartiere di Molassana. La querelle tra l'Istituto delle case popolari e gli abitanti del quartiere assomiglia sempre più a una telenovela infatti, il problema dei detriti abbandonati davanti ai portoni va avanti a puntate. La promessa estiva del geometra Bruno Tamoglia di eliminare la montagna di detriti davanti ai portoni è caduta nel dimenticatoio e il Comitato dei cittadini della via ha deciso di scendere in strada e protestare. In un primo momento, l'Arte aveva detto che quei detriti sarebbero serviti per riempire e preparare il sottofondo per la costruzione dei box. Ma le fondamenta sono già state costruite e tra qualche giorno inizieranno a tirare su la costruzione e il capo cantiere assicura che quei detriti non servono a nulla anzi, danno fastidio anche a lui. Basta andare in via Sertoli per capire quanto mai, fino ad oggi, la situazione sia davvero insostenibile: la scena che si presenta è identica a otto mesi fa ma con qualche brutta variante, i detriti si sono assestati e hanno sfondato la rete fognaria che, adesso, scorre a cielo aperto.
«La settimana scorsa, racconta un passante, hanno cercato di riparare il guasto ma i detriti sopra i tombini sono talmente tanti che ci hanno rinunciato».
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