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Molinari da copertina: il Tour li elegge «fratelli d’Europa»

VIVENDI TROPHY Francesco in gara contro il team GB-Irlanda: si aggiudica due match ma la squadra perde

Molinari da copertina: il Tour li elegge «fratelli d’Europa»

Onestamente questa settimana non so da dove cominciare. C’è Tiger che ha vinto la sua seconda Fedex Cup e Mickelson che ha vinto il Tour Championship, ultima massima prova del Tour americano con i 30 migliori giocatori in campo. Ci sono la Gran Bretagna e le Isole che hanno battuto l’Europa nel Vivendi Trophy di Severiano Ballesteros dov’era in squadra per la prima volta un italiano, e chi se non Francesco Molinari. Ma c’è da segnalare, da appassionato italiano - e tutti dovrebbero esserlo altrettanto -, il sito dell’European Tour, e di conseguenza la stampa almeno britannica, se non mondiale, che dedica uno dei suoi tre titoli di testa ai Molinari. Quindi è giusto parlare dei «fratelli» e poi, ovviamente, degli altri avvenimenti della settimana.
Il sito dell’European Tour titola «Brothers in arms: The Molinaris». Credo questa sia la prima volta, dopo l’epoca Rocca, che l’European Tour dedica la copertina al golf italiano. I Molinari fanno notizia: Francesco è sempre in corsa per il suo secondo titolo europeo - dopo quello dell’Open d’Italia 2006 - ed è 24° nella Race to Dubai e continua ad apparire nei leaderboards dei tornei continentali. Edoardo, dopo l’Open del Piemonte e sei «top ten», ha vinto il Kazakistan Open, il più ricco del Challenge tour del cui ordine di merito Edoardo è largamente in testa ed è certo - dopo il gran finale del San Domenico in Puglia - di essere l’anno prossimo sul circuito maggiore.
L’European Tour vede tutto questo come uno «scoop», un valore aggiunto al Tour: due fratelli che si troveranno fianco a fianco in una sfida fraterna e non certo fratricida. Di tutto questo - detto in breve - l’organo sovrano del Tour europeo ne fa un fiore all’occhiello. Vogliamo farne altrettanto nell’ambito di questa benedetta promozione del golf in Italia o, come al solito, perdiamo il treno?
Restiamo in Europa, a Saint Nom-la-Breteche, a Versailles, il «Vivendi Trophy with Severiano Ballesteros», incontro fra Gran Bretagna ed Irlanda contro l’Europa continentale, è stato vinto dalla squadra capeggiata dall’irlandese Paul McGinley con il punteggio abbastanza secco di 16,5 a 11,5. Nel team europeo per la prima volta, come detto, era presente un italiano - Francesco Molinari - che, pur nella sconfitta, ha fatto la sua parte vincendo in coppia con il danese Anders Hansen due dei quattro doppi nei quali è stato in gara e vincendo poi seccamente il singolo finale contro Oliver Wilson per 5 a 4, dimostrando di essere uomo di squadra e, perché no, - parere del tutto personale - papabile per un posto anche nella prossima Ryder Cup.
A livello di «vil denaro» la notizia più importante è quella relativa al Tour Championship, ultima prova del circuito americano riservata, dopo i playoff della Fedex Cup, ai primi 30 giocatori della money list. Ha vinto Phil Mickelson, finalmente tornato ai suoi livelli, che ha intascato la bella cifra di un milione e 350mila dollari; alle sue spalle un Tiger Woods prima nella money list e nella classifica della Fedex Cup che ha sofferto e rischiato di perdere la prima moneta finale di 10 milioni di dollari. Tiger, nelle ultime 18 buche, pur giocando bene - ma in difesa -, non è stato lui fino alla 15, dove ha cominciato a trovare la buca sui green con due birdie successivi, mentre i suoi più diretti contendenti per il superpremio di fine stagione - Steve Stricker e O’Hair - perdevano colpi.


Il superpremio non cambia certo più di tanto il conto in banca di Tiger, ma lo conferma giocatore di talento e soprattutto di carattere, una spanna sopra chiunque altro.

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