Molmed La crisi c’è ma con la quotazione le biotecnologie tengono il passo giusto

Molmed, l’azienda di biotecnologie nata da uno spin-off del San Raffaele, «guarda al 2009 e ai prossimi anni con serenità malgrado la crisi. Abbiamo una posizione finanziaria, circa 35 milioni di euro, che rappresenta un punto di forza nello scenario attuale». Così ai giornalisti Claudio Bordignon, fondatore e numero uno di Molmed. La società ha festeggiato da poco il primo compleanno a Piazza Affari (è quotata dal 5 marzo 2008 sull’Mta). «Abbiamo scelto il mercato nazionale in vista del matrimonio con il London stock exchange (Lse). «Siamo contenti della scelta fatta che ci ha permesso di essere visibili sul mercato europeo», ha affermato il direttore generale Marina Del Bue. Del Bue ha spiegato la buona situazione della posizione finanziaria con i soldi raccolti dal collocamento in Borsa (circa 56 milioni di euro), che permettono alla società «di effettuare le scelte più opportune per lo sviluppo dei prodotti che finora hanno mostrato validità e creato valore con risultati molto incoraggianti». Del Bue ha aggiunto che «il mercato era ancora positivo quando abbiamo deciso di quotarci. Siamo riusciti ad entrare nell’ultima finestra». Gli azionisti di riferimento del dopo-quotazione non hanno inoltre modificato le loro partecipazioni. Il mercato ha il 21,55%, seguito dal San Raffaele (21,14%), il fondo europeo Airain il 21,12%, Fininvest il 17,33%, Delfin (Del Vecchio) l’8,66%) e la H-Equity di Ennio Doris l’8,19%.

Bordignon ha sottolineato, oltre alla forza finanziaria, gli altri elementi cruciali di Molmed: una squadra valida, capacità di innovazione, una pipeline in fase di sviluppo avanzato e la leadership nel settore oncologico. Nel 2008 Molmed ha registrato ricavi per 4 milioni e una perdita di 17,4 milioni di euro.

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