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Ma molti lettori condividono quelle parole

(...) Per quanto riguarda il «magnificare Burlando» accetto anch’io la critica. Ma, così come ho ribadito sempre e ovunque che secondo me hai fatto male ad andare a Roma, ribadisco che da Burlando c’è qualcosa da imparare. Persino da Burlando: la sua politica non mi piace, la sua coalizione dai baciapile ai centri sociali mi dà i brividi, alcuni suoi assessori nella passata legislatura sono stati inesistenti, così come ha esagerato con la pubblicità istituzionale in televisione. Eppure, nonostante tutti questi (enormi) difetti, non si può non riconoscergli una capacità di lavoro e di presenza sul territorio incredibile.
Insomma, ero e resto convinto che se copierete (questo, non tutto) da Burlando, avrete maggiori possibilità di tornare a vincere. Se un tecnico di una squadra di calcio vede giocare bene gli avversari e si accorge che il suo modulo è sbagliato, cambia schieramento in corsa, rubando idee e schemi all’altra squadra. Ma questo non significa che la Roma diventa la Lazio. Resta la Roma, ma felice di aver fregato qualcosa alla Lazio.
Infine, dopo aver ribadito il grazie a Biasotti, uno anche a tutti i nostri lettori.

Mai come in questi giorni ci hanno chiamato per ringraziarci della schiettezza dell’analisi e per dirci che, spesso, le nostre critiche erano le loro. Nessuno per un mugugno sterile e fine a se stesso, ma tutti animati dalla voglia di riscatto immediato. Secondo me, nella sconfitta, è la notizia più bella.

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