È il momento dell'acciaio e di una grande sfida

La Casa sassone presenta il suo primo sportivo-elegante, tra innovazione e richiami alla tradizione

Fabrizio Rinversi

Lange 1, Zeitwerk, Saxonia, 1815, Richard Lange, sono le cinque famiglie che compongono la proposta orologiera di A. Lange & Söhne. Fino ad oggi E già, perché la Casa sassone, in occasione del 25° anniversario della rinascita (i primi modelli del new deal furono lanciati il 24 ottobre 1994), dopo aver festeggiato con dieci versioni celebrative dell'iconico Lange 1, ha deciso di svelare proprio lo scorso 24 ottobre un ulteriore «step ahead» del suo percorso strategico: un nuovo capitolo, chiamato Odysseus. Si tratta del primo orologio in acciaio, in serie, realizzato dalla Casa, al fine di approcciare un segmento ormai imprescindibile per l'«haut-de-gamme» orologiero, ossia il segnatempo sportivo-elegante: l'escursione verso l'acciaio era già avvenuta lo scorso anno, ma aveva riguardato un particolare pezzo unico, il 1815 «Homage to Walter Lange». La più accreditata interpretazione della parola Odisseo (il vero nome di Ulisse), è «odiato dai nemici» o, meglio, «futura cagione di molte invidie», fama derivata dal nonno Autolico e confermata dal rancore riservato all'eroe, da parte dei nemici, per la sua straordinaria intelligenza e arguzia. Un modo per sottolineare che l'Odysseus di A. Lange & Söhne sarà un attore competitivo, un problema in più per i blasonati concorrenti. E di carte da giocare questo orologio (costo, 28.700 euro) ne ha diverse, a partire dalla cassa satinata e lucida sugli sfacci e sulla lunetta convessa (alternanza proseguita sulle maglie del bracciale integrato, regolabile e rastremato), da 40,5 mm per uno spessore di 11 mm, la cui carrure, sul fianco destro, presenta un rilievo trapezoidale allungato e bombato a dissimulare i pulsanti di correzione «a cuneo», al 2 e al 4, della data e del giorno della settimana; corona e fondello chiusi a vite consentono all'Odysseus un'impermeabilità fino a 12 atmosfere (anche questo un primato per la Casa tedesca). Sul quadrante blu, degradante dal rehaut argenté recante la scala della minuteria, su due livelli, uno azurée ad accogliere gl'indici applicati in oro bianco, l'altro centrale grené, spiccano le sfere index luminescenti e le due finestre sovradimensionate, relative all'iconica Grande Data Lange, al 3, e al giorno della settimana, al 9. Il dispositivo, di nuova concezione, è costituito da 99 componenti ed è integrato nel nuovo calibro automatico di manifattura L155.1 Datomatic, con ponte a 3/4, a sintetizzare la combinazione del meccanismo della data e della carica automatica: prevede i piccoli secondi (al 6) e un rotore scheletrato unidirezionale in platino, mentre la riserva di carica è di 50 ore. Un dato notevole, considerata la necessità, ogni 24 ore, di far ruotare, anche se progressivamente, tre anelli, due per la data e uno per i giorni.

Protetto dal consueto ponte passante inciso a mano con vite eccentrica di regolazione e molla di ritegno a collo di cigno, ecco il bilanciere inerziale, di nuova concezione, per ridurre la resistenza all'aria, che oscilla a 28.800 alternanze/ora ed è regolato da quattro viti periferiche. Prende vita un tempo nuovo per A. Lange & Söhne.

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