Mondadori sale del 6,8% a Piazza Affari dopo la presentazione dei conti 2010. La società torna, dopo due anni di ristrutturazioni e accantonamenti, a distribuire il dividendo che sarà di 17 centesimi ad azione (circa il 7%). È stato varato anche un piano di annullamento e riacquisto di azioni proprie in portafoglio corrispondenti al 5% del capitale. Quanto al bilancio 2010 si è chiuso con un utile netto consolidato di 42,1 milioni, in aumento del 22,7% rispetto al 2009. Anche se in termini comparabili, escludendo cioè alcune importanti voci dovute a proventi straordinari messi a bilancio nel 2009, laumento dellutile è di oltre il 100%.Il risultato effettivo sconta comunque il pagamento di 8,7 milioni per ladesione alla normativa sulla definizione delle liti fiscali pendenti, al netto del quale lutile rettificato risulta di 50,8 milioni. Il fatturato si è invece attestato a 1,56 miliardi (+1,2%).
«Nel 2011 - ha detto lad Maurizio Costa - prevediamo risultati in crescita nei ricavi e nella redditività, nonostante nel budget siano inseriti investimenti importanti». Per Costa, la priorità assoluta in questo momento è la crescita nel digitale, unarea affidata a Vittorio Veltroni dove il gruppo conta di incrementare in termini significati il fatturato. «Entro cinque anni - ha detto Veltroni - pensiamo che larea legata al digitale rappresenterà il 15% del fatturato del gruppo». Questo grazie a nuovi servizi nelle-commerce soprattutto per quanto riguarda il settore legato al femminile, ai libri con gli ebook ma anche al gambling, ossia al gioco. Tra i progetti del mondo digital, in cui verranno investiti circa 15 milioni mentre 20 sono a disposizione per eventuali acquisizioni, cè anche una piattaforma mondiale legata a uno dei femminili più di successo editi da Mondadori, Grazia.
«Tra gli obiettivi del prossimo triennio - ha aggiunto Costa -cè anche il rafforzamento in Francia, dove il nostro business sta avendo i risultati migliori». Il fatturato 2010 realizzato dai periodici in Francia è stato di 344,2 milioni di euro, in crescita dello 0,2% rispetto allo scorso anno (+6,2% al netto delle testate cedute e per effetto del lancio di «Grazia»).
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