da Milano
Mondadori ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 45,1 milioni in calo del 13,1% rispetto a un anno prima ma sostanzialmente stabile (+0,2%) al netto del «fattore carta», cioè il contributo governativo, pari a 7,2 milioni nel primo semestre 2005, che questanno non è stato rinnovato. Il fatturato è stato di 810,1 milioni in calo su base annua dell1,9%. Il margine operativo lordo è di 98,4 milioni, in calo del 7,9% (anche in questo caso il calo praticamente si annulla, fino all1,2%, al netto del contributo carta). Escludendo oltre al fattore carta - sottolinea una nota - anche gli oneri netti relativi allo sviluppo di Radio R101, il margine operativo lordo risulterebbe in crescita del 2,3% rispetto al primo semestre 2005.
Sullintero 2006 il gruppo guidato dallamministratore delegato Maurizio Costa stima di confermare a perimetro costante i «positivi risultati di gestione operativa del 2005» assorbendo anche i costi relativi ai business in sviluppo, cui si aggiungeranno gli ultimi quattro mesi della neoacquisita Emap France.
Nella divisione libri il gruppo ha mantenuto inalterata nel periodo la propria leadership in Italia, con una quota del 29,6% a copie e del 27,2% a valore. Il fatturato è salito a 192,2 milioni (+2,2%).
Contrazione di fatturato e diffusione, invece, per i periodici a causa degli effetti dei lanci avvenuti nel segmento dei televisivi nei primi sei mesi dello scorso anno, delle iniziative di sostegno a rilanci e restyling e della riduzione delle iniziative dei collaterali, spiega la nota. I ricavi sono scesi a 395,2 milioni (-7,2%).
Mondadori Pubblicità ha chiuso il periodo con ricavi pari a 174,6 milioni (+0,6%), con una raccolta sui periodici in crescita del 2,1%.
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