E allimprovviso sembra di vivere in un mondo alla rovescia. Datevi un pizzicotto, fatevi il solletico: no, non è un sogno. È tutto vero. Cè la sinistra che applaude il discorso di Berlusconi in Parlamento, un clima da Paese civile, nemmeno un buuu in aula, al posto di urla e grida solo sorrisi compiaciuti. I rapporti tra il Quirinale e Chigi sono ottimi, il Cavaliere che fu dirompente nei Palazzi si comporta da gran statista col passo felpato. Tremonti, dopo aver citato Marx e Gramsci, dice che bisogna far pagare banche, petrolieri e supermanager perché i loro stipendi doro sono un «flagello sociale». E lEuropa, con cui il centrodestra italiano ha sempre avuto rapporti complicati come una partita dellInter, lo riempie di elogi e approvazioni.
Ma sì, è il mondo alla rovescia, quello in cui luomo di destra La Russa dice: «Ci toccherà prendere la bandiera della sinistra», sul Campidoglio cè un ex fascista, un uomo dellex Msi presiede la Camera e nel suo discorso dinsediamento cita il 25 aprile e il 1° maggio, quelli che hanno le barche da 4 milioni di euro votano i comunisti e gli operai, invece, votano i leghisti. Guardate il Parlamento di questo mondo alla rovescia: allestrema sinistra, nel posto che era di Franco Giordano, sapete chi siede? Massimo Calearo, lex falco di Federmeccanica, quello che fino a poco tempo fa nella suoneria del telefonino aveva Forza Italia...
Lo vedete? È il mondo che va a gambe allaria, la prospettiva che si ribalta. È come se allimprovviso scoprissimo che Cenerentola è una squillo, Guglielmo Tell è orbo, Hansel e Gretel sono allergici al marzapane e i tre Porcellini giocano amorevolmente a briscola con il loro miglior amico, il Lupo Ezechiele. Come se Giampiero Mughini si risvegliasse tifoso del Toro, e magari con le lenti a contatto, mentre il mostro di Loch Ness vince un premio internazionale di bellezza e Topo Gigio viene accusato di bullismo scolastico con laggravante di modestie sessuali.
È tutto sottosopra, tutto cambiato, in poche ore si è aperto un panorama nuovo. E con esso anche una nuova speranza. Ma sì: se quel mondo che fino a ieri ci sembrava diritto aveva molte cose storte, chissà che ora, con il mondo alla rovescia, non possa andare qualcosa per il verso giusto. Fuori di metafora: il nuovo clima di dialogo e concertazione apre concrete prospettive di realizzare quel cambiamento di cui abbiamo bisogno come un vercellese in estate ha bisogno dellAutan. Purché sia chiaro che lobiettivo è il cambiamento, non il clima o il dialogo o la concertazione. Tutte cose ottime, per carità, se servono a ottenere le riforme, non a ostacolarle.
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