Trecentomila persone, secondo gli organizzatori della marcia, solo 160.000 secondo i conti della polizia. Comunque molte le persone che in Spagna sono scese in strada, a Barcellona, per chiedere al governo di rispettare le promesse fatte ai rifugiati.
"Niente più morti, aprite i confini" e "Basta scuse! Fateli entrare ora!". Sono questi gli slogan scanditi da quegli spagnoli che protestano, convinti che il loro governo debba fare ciò che aveva detto: ovvero accogliere 17mila persone, mentre finora ne sono arrivate soltanto 1.100.
Secondo gli organizzaro in Catalogna "c'è un ampio consenso nel chiedere l'impegno del governo sia mantenuto". 15.888 dovrebbero arrivare dai campi profughi in Italia e 1.449 dalla Turchia e dalla Libia.
Ada Colau, sindaco della città, ma
prima del suo mandato attivista contro le espulsioni, ha partecipato alla marcia, sostenendo che "è importante che in un'Europa di incertezze, dopo la xenofobia è in crescita, Barcellona sia una capitale della speranza".
Che cxxxxxxi! Non pensavo che i catalani fossero così, ammesso e non concesso che questa notizia sia vera e non ci sia altro dietro...
altro,si!Ed ecco che rifiorisce qualcosa che era da tempo assopito.Il ricordo di antenati molto lontani ma pursempre discendenti da loro.Ecco le proteste della Catalogna ove i califfi varii hanno dominato per 200 e piu`anni,ha chiedere di fare entrare piu`emigranti la cui maggioranza sara`costituita,certamente,da tunisini e marocchini,loro lontanissimi concugini.