"Accogliere i migranti islamici? Non invitate i lupi tra le pecore"

L'arcivescovo Gyula Márfi: "L'Europa riscopra le radici cristiane". Senza si crea un vuoto che viene colmato dai migranti

"Accogliere i migranti islamici? Non invitate i lupi tra le pecore"

Da Veszprém, dittadina di 60mila abitanti dell'Ungheria, arriva un mionito netto a tutta l'Europa. "Il fatto che adesso c’è una pressione così forte (di migranti, ndr) sull'Europa, non è un caso. Dietro c'è una volontà di conquista". A lanciare l'allarme è l'arcivescovo Gyula Márfi che, in una intervista al Timone, ha invitato Bruxelles a riscoprire le proprie radici cristiane per non consegnare l'Europa all'islam. "Se buttiamo via tutto questo, non ci resta niente - avverte - la nostra cultura perde il suo senso".

Secondo l'arcivescovo Gyula Márfi, il problema vero male dell'Europa è l'abdicazione ai nostri valori morali. In questo caso, spiega, "la sessualità, l’amore, l’affetto e la vita si distaccano gli uni dagli altri" e "si crea non solo un vuoto ideologico ma anche demografico". Vuoto che viene colmato dai migranti e, in modo particolare, dai musulmani. "Non ho mai disonorato i musulmani ma la loro morale è completamente diversa dalla nostra - precisa l'arcivescovo di Veszprém - quello che per noi è un peccato, per loro è una virtù. Ciò che secondo noi non è una colpa così grave, per loro è un peccato mortale". E fa un esempio: per i musulmani ingannare un kafir (un miscredente) è un atto particolarmente buono. "Dobbiamo considerare questo, senza giudicarli - continua - essuno vuole fargli del male, neanche io li odio, anzi gli voglio bene e li rispetto. Prego per loro tutti i giorni. Non è colpa loro se vogliono occupare l’Europa, ma è colpa nostra".

Nell'intervista Márfi fa notare che il jihad impone ai musulmani di espandersi nel mondo. Sono, infatti, chiamati a rendere dar al islam, cioè territorio islamico, la maggior parte della terra, introducendo la shariʿah. "Il fatto che adesso c’è una pressione così forte sull'Europa, non può essere un caso, ma certamente c'è una volontà di conquista - spiega - per questo li appoggiano le banche arabe. Non li fanno entrare in Qatar o negli Emirati Arabi Uniti, ma gli danno i soldi e li incitano ad emigrare da noi". Per l'arcivescovo ungherese l'immigrazione non ha solo cause, ma anche scopi. Come per esempio la destabilizzazione dell’Europa e dell'Eurozona.

A papa Francesco che, in più di un'occasione, ha spiegato che nell'immigrato cacciato c'è Cristo, l'arcivescovo Márfi replica usando le parole di Gesù che disse "siate miti come le colombe", ma anche "siate intelligenti come i serpenti".

"Solo perché vogliamo bene ai lupi, in quanto creazioni di Dio, non li facciamo entrare tra le pecore, anche se arrivano in veste di pecore - conclude - al Santo Padre non conviene dichiarare certi pensieri in maniera forte perché allora i musulmani possono vendicarsi sui cristiani del Medio Oriente".

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