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In Africa è allarme jihad: arresti e scontri dal Kenya alla Guinea

Terroristi islamici legati ad Al Shabaab sono stati uccisi a Malindi dove volevano realizzare un attentato e nello stesso giorno in Guinea è stato arrestato il latitante qaedista Cheick Ould Saleck

In Africa è allarme jihad: arresti e scontri dal Kenya alla Guinea

La strage a Ouagadougou, prima ancora quella a Bamako, gli attacchi nei mercati affacciati sul Lago Ciad da parte di Boko Haram e lo spettro di Al Shabaab in Africa orientale. Il continente africano sta diventando sempre più terra dell'espansionismo jihadista e se da un lato aumentano le incursioni e gli attacchi da parte degli islamisti, allo stesso tempo però si stanno facendo sempre più serrati i controlli delle forze di sicurezza dei Paesi del Sahel e della fascia sub-sahariana.

E' notizia di oggi infatti che la polizia del Kenya ha ucciso, nella località di Malindi, nota per le spiagge e per il turismo, quattro uomini presunti membri della formazione qaedista somala, Al Shabaab. Le squadre d'azione hanno fatto irruzione in un appartamento dove erano appostati i terroristi e, stando alle ricostruzioni fatte dal capo della squadra d'intervento Mutawa Muchangi, quest'ultimi non si sarebbero consegnati ma pare sia scoppiato uno scontro a fuoco. Quattro guerriglieri sono morti, mentre tre sono riusciti a fuggire e sono ancora latitanti. E sempre stando alle dichiarazioni delle forze armate kenyote il gruppo stava progettando un attentato a un centro commerciale della zona. Nel covo gli agenti della sicurezza dicono sia stata rinvenuta una lettera in cui i combattenti chiedevano supporto finanziario. La missiva probabilmente era diretta in Somalia, ai vertici dell'organizzazione terroristica.

Ma non è stata la sola azione eclatante contro l'espansionismo islamista, avvenuta ieri in Africa. In Guinea infatti è stato arrestato lo jihadista mauritano Saleck Ould Cheick. Il terrorista facente parte del gruppo di Aqmi ed era stato condannato a morte nel 2011 per aver pianificato un attentato contro il Presidente della Mauritania. Ma il 31 dicembre del 2015, il miliziano di Al Qaeda nel Maghreb Islamico era riuscito ad evadere dal carcere di massima sicurezza di Nouakchott attraverso una fuga rocambolesca.

L'uomo ha trascorso quasi due mesi dandosi alla macchia in Senegal e poi in Guinea Bissau, prima di essere di nuovo braccato ieri insieme ad altri tre compagni d'armi.

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