Nei mesi scorsi l'Amministrazione americana avrebbe avvertito l'Italia di "fare attenzione ai legami" tra il governo russo e il Movimento 5 Stelle. Fonti governative americane, sentite a Washington da Paolo Mastrolilli e riportate in un articolo sulla Stampa, avrebbero spiegato di essere preoccupate per l'influenza che Mosca starebbe cercando di esercitare sulle prossime elezioni politiche in Italia.
Secondo gli americani, i contatti tra il Cremlino e i grillini rientrerebbero "nell'ambito di una strategia di interferenza che tocca tutta l'Europa, dopo quella adottata durante le presidenziali degli Stati Uniti". Finora, si spiega nel retroscena pubblicato dalla Stampa, "il potenziale punto di contatto è stato individuato da Washington nei rapporti che la Russia sta costruendo con il Movimento 5 Stelle". Rapporti che interesserebbero anche i vertici della Lega Nord che, però, secondo gli analisti americani avrebbe "prospettive elettorali inferiori". Lo stesso Manlio Di Stefano, deputato grillino destinato a fare il ministro degli Esteri in caso di vittoria dei Cinque Stelle, ha confermato alla Stampa che "Putin è già un interlocutore perché ha vinto su tutta la linea".
Nel mirino di Mosca ci sarebbero anche le imminenti elezioni presidenziali francesi, le presidenziali del 2 aprile in Serbia e il voto di settembre in Germania.
L'attenzione riservata dal governo americano a questi fenomeni, viene fatto notare, sarebbe maturata prima delle elezioni presidenziali dell'8 novembre e, quindi, della vittoria di Donald Trump. A occuparsene sono "funzionari non 'partisan'" in modo indipendente rispetto alle inchiesta dell'Fbi e del Congresso americano sul "Russiagate".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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