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Gli allucinogeni entrano in borsa (e non solo): svolta negli Usa

La denuncia di uno psichiatra epidemiologo italiano, Federico Soldani, che vive e lavora nel Regno Unito: "Digitale, virtuale e allucinogeni per modificare il senso condiviso della realtà"

Gli allucinogeni entrano in borsa (e non solo): svolta negli Usa

L'allarme lanciato da Federico Soldani, psichiatra epidemiologo che lavora a Bradford, nello Yorkshire (Regno Unito), è di quelli grossi: "La svolta cyber-informatica del capitalismo del 21° secolo sta diventando più esplicitamente cyber-psichedelica, digitale così come allucinogena, lavorando per modificare il buon senso e il nostro senso condiviso della realtà". A cosa si riferisce il dottor Soldani? Cos'è che lo sta allarmando? Sono tre eventi che, come scrive sul suo blog, non sono finiti sotto i riflettori della stampa come sarebbe stato opportuno. Soprattutto perché l'attenzione dei media si è soffermata sulle elezioni negli Stati Uniti, con tutta l'incertezza sui numeri e le denunce di brogli da parte del presidente Trump.

Ma vediamo subito quali sono gli eventi segnalati dal dottore: Compass Pathways, una società attiva sul "benessere mentale", che ha sviluppato una terapia con psilocibina (allucinogeni), è stata quotata al Nasdaq, seguita da altre in tempi recenti. Inoltre il 3 novembre, nel giorno delle elezioni presidenziali, negli Usa si è votato anche per diversi referendum: con uno di questi lo stato dell’Oregon ha "depenalizzato praticamente tutte le sostanze psicotrope principali in quantità limitate". Terzo elemento: "Washington, la capitale degli Stati Uniti, ha depenalizzato le sostanze allucinogene (in particolare piante e funghi)".

Il Nasdaq, primo esempio al mondo di mercato borsistico elettronico, è l'indice dei principali titoli tecnologici: Microsoft, Apple, Google, Yahoo, Facebook, Amazon. "La prima borsa valori a fare trading online nel 1998 - prosegue Soldani - definita la borsa per i prossimi cento anni. Era anche l’epoca della bolla delle dot-com nel contesto di quella che veniva definita nuova economia". Oggi cosa succede? "Gli allucinogeni entrano nella borsa finanziaria della tecnologia a New York City, attraverso la via medica, così come nella capitale della nazione che è un emblema del capitalismo, Washington D.C., attraverso la via ricreativa. Infine, negli Stati Uniti, nello stato dell’Oregon, viene tentato un esperimento senza precedenti, dove un voto ha depenalizzato (non legalizzato) praticamente tutte le sostanze psicotrope principali comprese quelle ricreative come cocaina, eroina, allucinogeni, compreso l’LSD".

In pratica digitale, virtuale e allucinogeni verrebbero utilizzati per modificare il senso condiviso della realtà. Le cosiddette "allucinazioni controllate" spacciate come "realtà". Una realtà, quella dell'uomo, che qualcuno pretende di poter programmare e migliorare, spiega Soldani, ma non "intervenendo sul mondo esterno, ad esempio con la politica, ma sul mondo interno, attraverso diverse tecniche, a partire dalla chimica (allucinogeni) e il digitale/virtuale".

L'utilizzo di certe sostanze è sempre più diffuso negli Usa. Nella Silicon Valley, ad esempio, per aumentare la creatività molti non disdegnano di assumere micro dosi di Lsd. Uno dei vip di Hollywood, Brad Pitt, al New York Times ha dichiarato che anche lui ne fa uso. Mark Zuckerberg e la moglie, invece, hanno finanziato la campagna per la depenalizzazione in Oregon (ne parla un documentario della tv pubblica Oregon Public Broadcasting).

C'è qualcuno che esulta, sostenendo che il voto "antiproibizionista" negli Stati Uniti possa cambiare la politica a livello mondiale, sia per quanto riguarda l'instabilità di alcune aree del pianeta, sia per il crimine (legato alla droga), con tutte le conseguenze che ne derivano, sia per la salute dei cittadini. Il dibattito è aperto. Comunque la si pensi sul tema delle droghe l'allarme lanciato da Soldani ci pone alcuni interrogativi che sarebbe sbagliato non prendere nella dovuta considerazione.

Chi è il dottor Federico Soldani

Dopo studi medici e di dottorato all’Università di Pisa e all’Università di Harvard, ha fatto parte della facoltà della Harvard Medical School e del McLean Hospital, e ha insegnato Neuroetica all’Università di Harvard. Autore di pubblicazioni su depressione, disturbo bipolare e metodi di ricerca, è stato epidemiologo di ruolo presso la U.S. Food and Drug Administration.

Ha studiato e svolto attività di ricerca, insegnato o praticato nei campi della medicina clinica, psichiatria, sanità pubblica, epidemiologia, psicofarmacologia, dispositivi neuropsichiatrici, neuroetica e scienze della regolamentazione.

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