L’amicizia tra uomo e donna non esiste: non è la risposta alla famosa canzone di Lucio Battisti a dirlo ma uno studio pubblicato sull’Evolutionary Psichology Journal; secondo i ricercatori è il cervello stesso a rendere impossibile un rapporto amicale, completamente disinteressato e altrettanto avulso dal sesso.
A mettere un punto alla diatriba è uno studio compiuto dalla Norwegian University of Science and Technology, basato su 308 laureandi di un’età compresa tra i 18 e i 30 anni; intervistati sui tipi di rapporti con il sesso opposto, dall’amicizia alle esperienze in fatto di errate comprensioni di comportamenti e segnali sessuali, i ragazzi hanno confermato quanto già annunciato da una precedente ricerca effettuata negli Stati Uniti alla base di quella della NTNU: gli uomini e le donne tendono a fraintendere gli atteggiamenti, i primi scambiando l’amicizia per interesse sessuale e le seconde l’esatto opposto; il perché, afferma il professore associato del dipartimento di psicologia dell’ateneo specializzato in psicologia evoluzionista e sociale Mons Bendixen, ce lo spiega l’evoluzione.
Se per un uomo, sottolinea Bendixen, lo scopo ultimo è quello di perpetuare la specie, cercare di avere rapporti sessuali con più donne è una situazione potenzialmente fruttuosa: più partner significano maggiori possibilità di avere figli spingendo dunque a sfruttare ogni occasione che si presenta; per la donna, invece, è il contrario: più uomini equivalgono a maggior rischi di rimanere incinta, avere figli da accudire e al contempo perdere altri potenziali partner sessuali. Con l’evoluzione, le donne hanno imparato ad aver inconsciamente bisogno di segnali chiari e inconfondibili prima di concedersi all’altro sesso, tanto da spingerle a non prendere in considerazione alcuni segnali ritenendoli di poco conto e a utilizzarli, al contempo, in normali relazioni di amicizia: un sorriso o una risata durante una conversazione, da un uomo considerati come un possibile gesto d’interesse, se compiuti da una donna sono spesso solo espressione di un normale rapporto tra amici.
Questo problema di comunicazione tra i due sessi, però, non può essere usato come una scusante in caso di molestie sessuali: secondo i ricercatori, infatti, questo studio di psicologia evoluzionista può essere il punto di partenza per la comprensione e la prevenzione di alcuni comportamenti sessuali errati della popolazione maschile.
Agli uomini, secondo Bendixen, quanto emerso dalla ricerca dovrebbe dunque insegnare che alcuni comportamenti consueti come toccare un braccio a una festa, scegliere di essere fisicamente vicina, o semplicemente ridere a una battuta non significa che sia sessualmente interessata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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